Il Fenicottero appartiene ad una delle più antiche famiglie di uccelli del mondo, risalenti ad oltre 50 milioni di anni fa. I fenicotteri sono stati considerati parenti con aironi, cicogne ed anatre.
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La diffusione del fenicottero nel mondo |
E'
presente nelle Galapagos con la sottospecie roseus. I fenicotteri
nidificano esclusivamente in colonie piuttosto numerose: è stato scoperto
infatti che gli individui iniziano le parate nuziali solo se in presenza di
numerosi esemplari della stessa specie.
La scelta di nidificare o meno in una data area
non è sempre facile da capire, ma spesso dipende da fattori climatici e
ambientali (livello dell'acqua, disturbo, presenza di isole adatte, ecc.).
La
dieta è a base di invertebrati acquatici: crostacei come l'Artemia salina,
molluschi, anellidi, larve e crisalidi di insetti. Semi e foglie di piante
acquatiche (Ruppia , Scirpus, Juncus, ecc.) vengono a volte ingeriti insieme a
alghe, diatomee e perfino batteri.
Occasionalmente si ciba di insetti adulti, granchi e di piccoli pesci.
I fenicotteri ricercano il cibo in gruppi anche
numerosi, nelle prime e ultime ore del giorno e talvolta anche di notte,
camminando nell'acqua poco profonda. Gran parte del cibo viene ottenuto
filtrando l'acqua col becco, dalla forma molto specializzata. La lingua, grossa
e carnosa, funziona come un pistone per aspirare l'acqua, che viene poi espulsa
e filtrata da piccole lamelle poste lungo i margini del becco.
Il colore delle penne dei
fenicotteri è dovuto alla presenza di particolari sostanze organiche: i
carotenoidi. Queste sostanze non vengono prodotte dai fenicotteri, ma sono
presenti nelle alghe e nei piccoli crostacei (Artemia salina ed altri) di cui si
cibano.
In cattività, se l'alimentazione non comprende alghe
e crostacei, i fenicotteri perdono gradualmente il colore e diventano bianchi. I
pigmenti inoltre non sono stabili nel tempo e le penne cadute durante la muta
perdono rapidamente il loro tipico colore roseo.
I fenicotteri sono certo più famosi per il bellissimo piumaggio che per la loro voce. In volo gli uccelli emettono spesso un verso che ricorda quello delle oche, basso e nasale. Altre vocalizzazioni sono un sommesso borbottio emesso durante l'alimentazione o una sorta di grugnito con funzione di minaccia. Anche se la loro voce non è bellissima, i fenicotteri si riscattano però con il bellissimo volo: il decollo avviene dopo una breve corsa sul pelo dell'acqua.