Così chiamata in onore a Sir James Ross, l'esploratore polare britannico, la foca di Ross è la meno nota e la meno numerosa delle foche antartiche, anche se in realtà non è una specie rara. Può raggiungere la lunghezza di 2,5m e il peso di 215kg ed è quindi la più piccola delle foche antartiche propriamente dette. Ha un profilo caratteristico: il muso è corto, la testa eccezionalmente grossa e tronca e dall'angolo della bocca partono delle striscie scure, che possono anche trovarsi sulla gola e ai lati della testa. Sono le uniche foche che possiedono queste striature. I lati sono maculati con un numero variabile di chiazze. Gli occhi sono straordinariamente grandi, circa 7cm di diametro, ma questa caratteristica non è così facilmente osservabile negli animali vivi.
La straordinaria dimensione degli occhi è probabilmente un adattamento alla profondità marina debolmente illuminata. Possiedono canini aguzzi che servono perfettamente per catturare prede scivolose come i grossi calamari, ma si alimentano anche di pesci e krill. Sott'acqua sono molto agili e nuotano velocemente, riuscendo persino a sfuggire all'attacco delle orche. Molto probabilmente le foche di Ross vivono solitariamente nelle regioni densamente coperte dal pack e questa è la ragione principale per cui si sa così poco di loro. Nonostante siano diffuse tutt'intorno al continente, sono più abbondanti in alcune aree, per esempio, nei pressi di Capo Adare o nel Mare del Re Haakon VII, forse a causa della diversa distribuzione del ghiaccio o della variabilità delle risorse alimentari. La loro popolazione è stimata in 100 000-200 000 individui, eppure si ha notizia di appena qualche decina di incontri ravvicinati con loro. In questi casi, la foca di Ross allunga il collo ed emette una serie di suoni secchi e gutturali. In base alle poche informazioni disponibili sulle loro consuetudini riproduttive, le foche di Ross sembrano essere monogame. Nella stagione riproduttiva, si riuniscono in gruppi familiari e il cucciolo viene alla luce a fine novembre.