Bimetallismo: Politica monetaria basata sull'uso di due metalli, generalmente oro e argento, come moneta legale, coniati senza limiti ed equalizzati fra loro secondo un rapporto legale fisso, espresso in termini di peso, generalmente con un numero di once di argento equiparate a 1 oncia d'oro. Stabilito per legge, tale rapporto non riflette necessariamente l'abbondanza relativa dei due metalli e pertanto può, sempre per legge, essere modificato. Questo rapporto di peso non è in relazione con il rapporto commerciale, ossia il valore, fra i due metalli, che è invece libero di fluttuare. I sostenitori del bimetallismo affermano che il rapporto legale fisso previene la quasi totalità delle fluttuazioni nel valore commerciale dei due metalli e quindi tende a stabilizzare i prezzi dei prodotti e a semplificare il mercato dei cambi. Molti economisti, tuttavia, si oppongono al bimetallismo affermando che, se un metallo ha un valore commerciale minore del valore legale (moneta "cattiva") mentre per l'altro (moneta "buona") vale il contrario, il primo "scaccerà" il secondo dalla circolazione, conformemente alla legge di Gresham. Difficoltà pratiche, nella circolazione concomitante dei due metalli, hanno portato ad adottare un sistema monometallico, con l'oro come base. In Inghilterra il monometallismo aureo fu introdotto nel 1699. Gli Stati Uniti adottarono il bimetallismo, caldeggiato dal segretario del Tesoro Alexander Hamilton, nel 1792. La Francia, nel 1801, lanciò un piano per basare ufficialmente la circolazione su una moneta d'argento da cinque franchi, ma, dopo la scoperta dell'oro in Australia e in California e la caduta dei prezzi dell'oro rispetto all'argento, favorì la coniazione dell'oro. Nel 1871 la Germania, che inizialmente aveva adottato l'argento, passò all'oro per unificare la coniazione in seguito alla nascita dell'impero germanico. In seguito, le principali nazioni europee abbandonarono il bimetallismo in favore del monometallismo aureo. Il bimetallismo, elemento politico importante in Francia e in altre nazioni europee, divenne un fattore cruciale negli Stati Uniti durante l'ultimo quarto del XIX secolo, un periodo caratterizzato dalla costante caduta dei prezzi e dalla depressione commerciale. La politica del bimetallismo zoppo terminò con la legge sul Gold Standard del 1900 e con il graduale miglioramento delle condizioni economiche che fece dimenticare la questione; in seguito alla Grande Depressione del 1929 si ripresentò in forma grave e si tornò allora ad aggiungere l'argento alla base monetaria aurea degli Stati Uniti. In seguito, il bimetallismo scomparve progressivamente, insieme alla base aurea, dai sistemi monetari di tutto il mondo.
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