L’organizzazione delle tribù azteche ,al momento del loro ingresso nella Valle, poteva definirsi quasi democratica.
Ogni individuo faceva parte di una famiglia ,la quale apparteneva a sua volta ad un clan; venti clan formavano una tribù. In momenti di importanza collettiva i capi dei vari clan si riunivano per nominare un capo per gli affari civili e un capo per la guerra.
Questa semplice organizzazione si sviluppò in seguito , più complessa e adatta a soddisfare i bisogni di città-stato assai popolose.
Inquadriamo ora meglio la posizione dell’individuo all’interno della società per capirne meglio i costumi e le leggi.
Appena nato il bambino vaniva accudito da una levatrice poi si consultava il Tomalamatl per capire se il giorno della nascita fosse fausto o infausto , da questo dipendeva la data e il modo di celebrazione della cerimonia di imposizione del nome, durante la quale gli invitati bruciavano il cibo in onore del dio del fuoco.
I maschi solitamente derivavano il loro nome da antenati, dal giorno della nascita o da animali, per le femmine invece erano spessissimo usati composti della parola xochtil , che voleva dire fiore.
L’educazione iniziava nel terzo anno , fino a sei anni il bambino imparava i più semplici lavori domestici, cosi che in età più avanzata potesse aiutare i genitori nei quotidiani lavori manuali.
Raggiunti i 15-16 anni , il ragazzo poteva scegliere se frequentare una di queste due scuole: il Telpuchcalli , scuola di formazione comune , o il Calmecac , per l’avviamento al sacerdozio.
I ragazzi verso i 20 anni e le ragazze attorno ai 16 erano maturi per il matrimonio .
All’interno della società azteca vi erano alcune norme che vigevano sul matrimonio; per esempio vi erano leggi contro l’incesto , e gli sposi dovevano appartenere a due clan diversi.
Era prevalente l’uso della poligamia , tuttavia la prima moglie aveva precedenza sulle altre e solo i suoi figli avevano diritto all’eredità ; era lecito avere concubine e naturalmente esisteva la prostituzione . L’ uomo otteneva il permesso di ripudiare la moglie se questa era sterile , la donna poteva separarsi dal marito se questi non forniva i mezzi di sussistenza , non badava all’educazione dei figli o la maltrattava fisicamente.
Un uomo coniugato riceveva dal clan un pezzo di terra da coltivare.
La società azteca era divisa in ranghi , non in classi sociali , ogni individuo raggiungeva un certo rango in base ai servigi resi alla società. Poteva essere scelto come capo del suo clan , poteva essere nominate sacerdote o medico se invece si dedicava ai campi spirituali della vita.
Un abile soldato che riusciva a catturare molti nemici per i sacrifici , si imbatteva in una serie di grandi benefici , una volta entrato nei Cavalieri Aquila o Ocelotto , tra cui assegnazioni straordinarie di terra , e avevano più peso nei consigli dei clan. Li distingueva lo speciale titolo onorifico di Teuthli , che voleva dire nonno; tra questi uomini si sceglievano i titolari delle somme cariche.
Ogni clan eleggeva i suoi rappresentanti :
-CALPULLEC – tesoriere
-TEOCHCAUTIN – sceriffo
-TLAOTANI- oratori – compongono consiglio in tempo di guerra con funzioni amministrative
Infine i sommi capi di tutto l’apparato sociale erano i quattro membri , ciascuno scelto da un quartiere , in cui erano suddivisi i 20 clan , due s’interessavano alle questioni giudiziarie , una fungeva da boia e il quarto da intermediario tra potere civile e militare.
Questi quattro formavano il banco di prova dei futuri capi.
Al giovano azteco si aprivano altri due campi di attività: il commercio e l’artigianato.
Il commercio era in grande sviluppo , e cosi anche l’artigianato proprio grazie al commercio.
Il più basso rango sociale era la schiavitù ; si diventava schiavi con una cattura in guerra , in seguito a una punizione o volontariamente , cosa abbastanza usuale tra i nullatenenti.