Il fine della religione azteca e delle sue pratiche rituali era di attirare le forze naturali favorevoli all’esistenza umana e di respingere quelle nocive.
E, poiché il controllo morale e la perfezione spirituale cadevano nel costume sociale , erano quasi completamente assenti i fini etici della nostra concezione religiosa. Gli aztechi non avevano un salvatore dell’umanità, un cielo per premiare i meriti o un inferno per punire le colpe.
La natura compie una serie di ritmi , scoprire cosa erano questi ritmi e seguirne le complesse pulsazioni , significava per la filosofia azteca assicurare la felice sopravvivenza della comunità.
Secondo le credenze azteche il mondo doveva passare per cinque ere dette Soli .
LA PRIMA ERA : QUATTRO OCELLOTTO- presieduta dal dio Tetezcatlipoca, che si trasformò nel sole mentre gli uomini che popolavano la terra furono divorati dai giaguari.
LA SECONDA ERA : QUATTRO VENTO- presieduta dal dio Quetzalcoatl e alla sua morte gli uragani distrussero il mondo e gli uomini furono trasformati in scimmie.
LA TERZA ERA – QUATTRO PIOGGIA – presieduta dal dio Tlaloc e conclusasi con una pioggia di fuoco
LA QUARTA ERA- QUATTRO ACQUA – presieduta dalla dea Chalchiuhtlicue, finché avvenne una inondazione che tramuto gli uomini in pesci.
LA QIUNTA ERA-QUATTRO TERREMOTO-l'era attuale azteca dominata dal dio Sole Tonotiuh e sarà annientata a suo tempo dai terremoti
L’universo azteco era concepito più in senso religioso che geografico , diviso in orizzontale e in verticale.
ORIZZONTALMENTE –IL CENTRO – il dio del fuoco
-ORIENTE----- dio della pioggia Tlaloc e dio delle nuvole Mixcoatl che presiedevano la regione dell’abbondanza
-SUD ---------- dio della primavera Xipe
-OCCIDENTE- dio Quetzalcoatl dio della sapienza
-NORD--------- temibile presieduto da Mictlantecuhtli il signore della morte.
Verticalmente invece l’universo era diviso in cieli e inferi, ma privi di ogni significato morale .
I cieli erano la sede degli dei , nel cielo supremo il grande dio creatore seguito dagli altri dei in ordine gerarchico.
Nel Mictlan ovvero gli inferi vi andavano le anime dei defunti , senza distinzione tra paradiso e inferno.