Il fiume maggiore è il Rìo Bravo, che per lungo tratto fa da confine tra Messico e USA sfociando nel Golfo del Messico dopo oltre 3.000 km di corso. Nasce col nome di Lerma dalla laguna omonima a 2.600 m sull'Altopiano di Toluca, e scorre verso ovest immettendosi nella laguna di Chapala.Questo nome indica oggi il corso superiore del Río Grande de Santiago, o Rio Bravo, fino al lago Chapala Il Rio Bravo attinge una parte delle sue acque dall'altopiano messicano attraverso il Río Conchos, ma a sud di questo bacino l'idrografia dell'altopiano è priva di sbocchi e le acque dei fiumi che scendono dai versanti interni delle Sierre finiscono sul fondo dei bolsones formando lagunas salate o superfici incrostate di sale.

I fiumi che drenano i fianchi esterni delle catene hanno per contro corsi brevi e veloci; al loro trasporto alluvionale si deve la formazione delle pianure costiere, come quella del Sonora e del Sinaloa sul lato occidentale, del Tabasco e del Veracruz su quello orientale.

La pianura di Veracruz, formata dal piccolo rio Taras, affluente del Rio Charles,che a sua volta porta le sue acque alla parte settentrionale nel Rio Bravo

 

Dall'Altopiano Centrale, dove la morfologia vulcanica ha creato numerosi laghi (tra cui quelli di Chapala e di Cuitzco), scendono alle coste del Pacifico i già ricordati Río Grande de Santiago e Río Balsas. Hanno corsi spesso impetuosi e in taluni punti un letto profondamente incassato (con formazione di gole e cañones ); il loro regime è però più regolare dei fiumi del Messico settentrionale, che risentono dell'andamento a due stagioni del clima e hanno perciò forti piene estive.

uno dei cosiddetti "cenotes",pozzi naturali presenti nello Yucatàn

Ancor più regolare tende a essere il regime dei corsi d'acqua più meridionali, come il Tehuantepec, che sfocia nel golfo omonimo (Oceano Pacifico), e il Papaloapán (Golfo del Messico). La morfologia generalmente accidentata dei corsi d'acqua messicani ha favorito lo sfruttamento a scopi energetici e irrigui.

Un'idrografia particolare presenta lo Yucatán, dove si ha un pronunciato sistema carsico dovuto alla natura calcarea dei suoli. I fiumi sono praticamente assenti e solo una fitta rete idrografica sotterranea (acqua piovana penetrata nel terreno poroso) permise nel passato la conservazione dell'acqua. Sono presenti numerosi pozzi naturali (cenotes) nati dal crollo del fragile strato calcareo.

 

 

 

 

il lago di Chapala

Il bacino idrografico più grande nel territorio messicano è il Lago de Chapala (1.650 km 2 ) situato a 1.524 m tra catene montuose imponenti. Ha una profondità media di 8 m e massima di 33 m; è alimentato dal Río Lerma,o Grande Rio de Santiago do Norte . Vi affiorano le isole Alacranes e Mezcala.Oggi il suo aspetto è piuttosto decadente, caratterizzato da acque fangose ed inquinate e soffre di un sovrasviluppo dell’area circostante , in particolare della zona agricola del bacino di Lerma. Guadalajara è stata spesso accusata dell’inquinamento del lago, ma in realtà è la enorme richiesta di cibo (da pesca, allevamento ed agricoltura)  di città come Città del Messico,che sta minacciando il lago, in quanto gran parte degli immissari del lago (dai quali trae acqua) sono ora deviati per l’irrigazione in una regione che registra solo 1 m di precipitazioni all’anno.

 

NELL'IMMAGINE DI SFONDO, UNA FOTO DEL RIO SANTIAGO,AFFLUENTE DEL LAGO CHAPALA