“Quando ero bambino, il deserto distava cinque chilometri, ora è qui”
racconta Li Liang, 19 anni, sabbia, e più
di 200 milioni di persone che soffrono gli effetti della
desertificazione.
L'agenzia Caritas, terrà per un anno laboratori e incontri per
sensibilizzare la popolazione sul problemindicando la sabbia che si ammucchia ai
margini delle coltivazioni di cotone della sua famiglia; “Ci sono tempeste di
sabbia ogni anno, e tutte le volte viene distrutto il nostro cotone e dobbiamo
ripiantarlo, con pesanti costi”.
Molte colline e steppe sono state devastate
e vaste distese di erba sono state sradicate e divorate. Il terreno
superficiale si è staccato, e i forti venti l’hanno soffiato via, creando enormi tempeste di sabbia e trasformando l’area in un deserto.
Secondo i rapporti ufficiali, in tutta la
Cina ci sono circa 4.000
villaggi devastati di recente da deserto avanzante e tempeste di a della siccità. L'iniziativa mira a
far capire alla popolazione il problema attraverso vari programmi di azione e
laboratori.
Pechino viene colpita da almeno mezzo milione di tonnellate di sabbia l’anno,
che spesso riduce la visibilità al punto che anche gli incombenti grattacieli
diventano a malapena visibili, il traffico aereo è bloccato e la gente è
obbligata a restare al chiuso.
Queste notizie sono molto sconfortanti per Yang Jian, direttore del
Dipartimento Pianificazione e Sviluppo al Ministero dell’Agricoltura cinese, che
si preoccupa per come la
desertificazione del paese influenzerà la disponibilità alimentare.
Yang spiega che la Cina
ha bisogno di circa 500 milioni di tonnellate di grano l’anno. In questi ultimi
tempi però, le quantità stanno diminuendo. La ragione del declino, è che negli ultimi dieci anni
sono andati persi mezzo milione di ettari per l' eccessiva espansione urbana,
secondo i rapporti ufficiali.
Se il deserto consuma quantità degne di attenzione delle superfici cinesi arabili,
Pechino sarà obbligata a importare cereali. Questo aumenterà i prezzi alimentari
mondiali, con uno spostamento potenzialmente letale per i milioni di poveri
nel mondo che vivono con meno di un dollaro al giorno. Dato che la
Cina sta perdendo circa
7,7 miliardi di dollari l’anno a causa della
desertificazione,
il
governo si muoverà molto attivamente contro le sabbie avanzanti.
In India il programma è legato all'Anno internazionale dei deserti e della desertificazione e alla campagna della Chiesa contro la fame. Lo scopo è portare all'attenzione degli indiani e della comunità internazionale le sfide poste dalla crescente siccità delle terre nel Paese e in altre zone del mondo. Secondo quanto riferito dalla Caritas in occasione del lancio della sua iniziativa, In india ogni anno, sono distrutti più di 1,3 milioni di ettari di terreno sul quale sorgevano enormi foreste. In un Paese come l'India, dove il settore agricolo è ancora troppo dipendente dalle condizioni climatiche, la siccità, che distrugge le coltivazioni, porta numerosi contadini al suicidio. Questi, infatti, per tentare una seconda semina sono costretti a indebitarsi con banche statali, cooperative e privati. Ma molto spesso non riescono a far fronte ai debiti.