Le medaglie Italiane:

 
Canoa coppia
Martello
Alessandra Sensini Vela
Canoa quattro coppia
Fioretto a Squadre Fem.
Paola Pezzo
Ciclismo Mountain Bike

Canoa quattro senza
Calabrese e Sartori Canoa doppio
Fioretto a squadre masch.
Tiro con l'Arco a squadre
Martinelli-Villa Ciclismo Madison
Pierantozzi Judo 78 Kg. Fem.
Rosolino
Nuoto 200 Misti
Vezzali
Fioretto
Trillini Fioretto
Bellutti
Ciclismo Gara Punti
Ferrazzi Canoa K1
Scapin Judo Femminile
Rummolo 200 mt Rana
Fioravanti 200 mt. Rana
Gellisio Tiro a volo
Spada masch. a squadre
Maddaloni
Judo 73 Kg.
Rosolino 200 mt Stile Libero
Fioravanti
100 metri Rana
Giovinazzo Judo 66 Kg.
Pellielo Tiro a Volo
Rosolino /strong400 mt Stile Libero

Olimpiadi di Sydney, storia delle olimpiadiPer la seconda volta nella sua storia i Giochi Olimpici arrivano in Australia: dopo Melbourne '56 è la volta di Sidney 2000. La cerimonia d’apertura segna uno storico abbraccio tra le due Coree che sfilano insieme. Durante le gare poi le due rappresentative si separano ed ognuna fa Giochi per conto proprio, ma è un passo, un contributo importante verso la ricucitura di una delle ultime ferite della guerra fredda. Le ferite più recenti sono invece quelle di Timor Est: il piccolo paese cattolico si è sottratto da poco all’Indonesia e la sua situazione è tutt’altro che tranquilla, con i caschi blu dell’ONU a cercare di portare ordine dopo le violenze dei filo-indonesiani. Il CIO decide di far gareggiare sotto la bandiera olimpica quattro atleti provenienti da Timor Est ed anche questo è segnale di speranza.
Le nazioni partecipanti sono 199 più Timor per un nuovo record di 10651 atleti. Le gare salgono a 300 con gli ingressi del triathlon e del taekwondo, un’arte marziale già vista sotto i cinque cerchi a titolo dimostrativo. Arrivano anche il sollevamento pesi ed il pentathlon al femminile. Sono innesti che permettono, tra l’altro, di vedere nuove nazioni sui podi olimpici. La Colombia e il Vietnam salgono per la prima volta sulla parte più alta del podio nelle specialità, rispettivamente, del sollevamento pesi e del  neonato taekwondo. C’è grande attenzione per i controlli antidoping, che vengono intensificati, viste le nuove tecniche di miglioramento muscolare.
Le Olimpiadi di Sidney si aprono all'insegna della riconciliazione tra gli aborigeni australiani e i colonizzatori europei. Facili retoriche    ed effettive conquiste si intrecciano nella storia della divetta Nikki Webster, una ragazzina australiana protagonista della cerimonia d'apertura del 15 settembre, e nel suo incontro con gli aborigeni. Si intrecciano così come fanno l'acqua e il fuoco nella suggestiva scenografia che abbraccia l'accensione della fiaccola olimpica. La dominante presenza femminile mette in luce il ricordo dei 100 anni dalla prima partecipazione femminile ai Giochi (Parigi 1900). Allontanata dalla squadra australiana per aver rubato una bandiera dal palazzo imperiale alle Olimpiadi di Tokyo, la Frazer ritrova qui il grande palcoscenico dei Giochi, acclamata dal pubblico.
Su Cathy Freeman, aborigena ( e orgogliosa di esserlo ) si riversa un'attesa spasmodica da parte di tutta l'Australia: è la grande favorita dei 400 metri e può essere la prima aborigena australiana a vincere un oro olimpico. E la Freeman non delude. Assente la vincitrice di Atlanta, Marie Josè Perec, l'australiana non trova atlete in grado di impensierirla e tra l'ovazione dell'Olimpic Stadium va a vincere facilmente in 49'11''. Fasciata da una tuta che la avvolge dalla testa ai piedi, la Freeman raccoglie per il tradizionale giro d'onore la bandiera dell'Australia ma anche quella degli aborigeni. Una vittoria simbolica, voluta fortemente da tutta l'Australia, simbolica come il tatuaggio che Cathy porta sulla spalla e che recita "perché sono libera".

 

 


L'immagine suggestiva del braccio di un atleta con in mano la fiaccola di Sidney 2000
 Curiosità
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