Il turismo è senza dubbio uno dei settori più importanti per l'economia del Marocco. Le principali mete preferite dai turisti sono Marrakech, Casablanca, Fes, e Rabat, capitale e sede del governo.
 

CASABLANCA


Vista della città

Casablanca è la più grande città del Marocco ed anche il suo porto principale; è quindi considerata la capitale economica, anche se la capitale ufficiale e sede del governo è Rabat. Venne fondata nel 1575 dai portoghesi, che poi la abbandonarono nel 1755 per i continui attacchi da parte delle tribù musulmane circostanti. Nel XIX secolo la popolazione dell'area cominciò a crescere considerevolmente con l'aumentare del traffico commerciale marittimo.
Casablanca fu un importante porto strategico durante la seconda guerra mondiale. Quest' ultimo è uno dei più grandi porti artificiali del mondo e la città è servita dall'Aeroporto Internazionale Mohammed V .
A Casablanca si trova la Moschea Hassan II, la seconda al mondo per dimensioni.
Il suo minareto, con 210 metri, è il più alto del mondo. Venne costruita per celebrare il sessantesimo compleanno di Re Hassan II del Marocco, e venne completata nel 1993.

 

MARRAKECH


souk nella piazza di Djemaa el Fnaa

E' situata al centro-sud del Marocco (escludendo il Sahara occidentale) a circa 150 km dalla costa dell'oceano atlantico.
Al giorno d'oggi Marrakech conta circa 1.460.000 abitanti ed è senz'altro la città più nota del Marocco e seconda a Casablanca per le attività commerciali. Il centro vitale e caratteristico della città è senz'altro . Essa è sede di un grandissimo mercato aperto
e sulle bancarelle si possono trovare le cose più svariate. Verso sera le bancarelle si ritirano e subentrano banchetti con tavole e panche per mangiare cibi preparati al momento e, più tardi, arrivano musicanti e cantastorie. La piazza è molto vissuta soprattutto dai marocchini stessi mentre i venditori di souvenir per turisti sono allineati lungo il lato nord, dove iniziano i souk, un immenso labirinto di botteghe e mercati coperti.

Mausoleo


Un'altro punto di attrazione è la moschea di Koutoubia, sovrastata dal ben più appariscente omonimo minareto alto quasi settanta metri.
L'architettura è tipica marocchina, del periodo Almohade: con decorazioni e fregi di maiolica bianca, turchese e blu ed arabeschi scolpiti, differenti sui quattro lati. Un tempo l'intonaco dipinto e le decorazioni coprivano tutta la superficie del minareto mentre oggi le piastrelle sono quasi scomparse. Un altro notevole monumento di Marrakech è costituito dalle Tombe Sadiane. Formano un complesso funerario le cui strutture furono fatte costruire dal Sultano Ahmed El Mansour. Eccetto alcuni sepolcri antecedenti il periodo Sadiano, la maggior parte di essi risale al 1557 e, pertanto, le tombe sono pressoché contemporanee alla Medersa Ben Youssef, dove gli studenti vi abitavano e vi studiavano il Corano. Questo complesso venne "riscoperto" solo nel 1917, in condizioni di totale abbandono.  Restaurate, sono divenute uno dei monumenti veramente notevoli di Marrakech, con le loro ricche di decorazioni in stucco e piastrelle zellij.
 

RABAT

Rabat è la capitale del Marocco. I primi insediamenti risalgono all’VIII secolo a. C. quando alcune popolazioni indigene si stabilirono nella zona della necropoli di Chellah. Seguirono i Fenici e successivamente giunsero i Romani
. L’insediamento romano si chiamava Sala Colonia e venne edificato sulla sponda del fiume cui venne dato lo stesso nome e sopravvisse ben oltre la caduta dell’impero romano. Con l’arrivo degli Arabi nel VII secolo, gli abitanti di Sala Colonia si convertirono all’islamismo apportandone però alcune modifiche che si allontanavano dall’ortodossia. In seguito la città, a causa dell’insabbiamento del porto, venne trascurata fino a decadere a modesto villaggio.


La torre di Hassan

Nel X secolo, sulla sponda settentrionale del fiume, sorse la nuova città di Salé, dove la tribù degli Zenata costruì un ribat (convento-fortezza) per difendersi da una tribù rivale ed eretica che si era insediata a sud del fiume. Nel XII secolo fecero la loro comparsa gli Almohadi, a loro si deve la costruzione della kasbah sul luogo dove sorgeva il ribat, che scelsero quel luogo come base per la Reconquista cristiana in Spagna.  Rabat al Fatah (Fortezza della vittoria), sotto il dominio di Yacoub Al-Mansur, conobbe un breve periodo di gloria grazie alle vittoriose campagne in Spagna. Al-Mansur fece costruire grandi mura, aggiunse alla kasbah la porta Oudaia e diede inizio alla costruzione della moschea che

mausolée côté Oued Bou Regreg

 doveva essere la più grande di tutto l’Islam. La sua morte, avvenuta nel 1199, pose fine al grandioso progetto e la grande moschea rimase incompleta. Ne rimangono solo una foresta di colonne disposte in file fra i tre cortili; sulla facciata anteriore ha il minareto, la Torre di Hassan, che ricorda la Giralda di Siviglia e la Kutuliyyah di Marrakech; in origine doveva raggiungere i 60 m di altezza, ma la costruzione si fermò a 44 m. In seguito la città perse di nuovo la sua importanza. Con l’arrivo dei profughi dalla Spagna cristiana, siamo nel XVII secolo, le due città di Rabat e Salè vennero raggiunte da cristiani rinnegati,  pirati moreschi, filibustieri e avventurieri che non si diedero pena di assalire le navi che tornavano in Spagna e in Portogallo dalle Americhe, depredando tutto ciò che trasportavano. Questa attività durò fino al XIX secolo quando la Francia decise di fare del Marocco un suo protettorato.  Nel frattempo la capitale era stata trasferita a Fès che tale rimase fino al 1912 quando per volere della Francia Rabat ridivenne la capitale. Dal 1956 il Marocco ha conseguito l’indipendenza e Rabat è sede del governo e del re.

 


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