Simboli del Sudafrica
Con l'avvento della Democrazia in Sudafrica, nel 1994 bisognava adottare nuovi 
simboli nazionali capaci di dare espressione non soltanto alle caratteristiche 
di una nazione completamente nuova, ma anche alle idee di riconciliazione e 
ricostruzione. Tra gli altri la bandiera, l'inno nazionale e lo stemma ne sono 
esempi probanti, in base ai dettami della nuova Costituzione del paese.
LA BANDIERA
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Breve analisi storica: 
la nuova bandiera della Repubblica del Sudafrica è stata adottata per la prima 
volta il 27 aprile 1994 in sostituzione della precedente, che ha sventolato sul 
paese dal 31 maggio 1928 al 26 aprile 1994. Il disegno ed i colori della nuova 
bandiera nazionale comprendono i principali elementi della storia sudafricana, 
dai primi giorni ad oggi.
Colori: 
il rosso "peperoncino", il bianco ed il blu risalgono ai primi giorni della 
storia della bandiera del paese; il verde, il nero ed il color oro hanno fatto 
la loro prima apparizione nelle bandiere nazionali durante durante il XIX 
secolo. Tutti e sei i colori figurano vividamente nell'attuale bandiera 
sudafricana: bisogna tenere presente che essi , presi individualmente od 
opportunamente combinati, hanno differenti significati per la popolazione. Per 
questa ragione non si può abbinare loro un simbolismo universale, ma è lecito 
interpretarli liberamente a seconda dei casi.
Disegno: 
l'unico disegno centrale, che inizia come una "V" al punto di attacco e si 
unisce al centro continuando come una singola banda orizzontale fino al lato 
opposto della bandiera, rappresenta la convergenza dei diversi elementi della 
società sudafricana che poi proseguono all'unisono. Questa idea di convergenza 
ed unione si riallaccia al motto del precedente stemma sudafricano che recita 
"Ex Unitae Vires", cioè "Dall'Unità la Forza"
Inno Nazionale
Nkosi sikelel’ iAfrika
Maluphakanyisw’ uphondo lwayo,
Yizwa 
imithandazo yethu,
Nkosi 
sikelela, thina lusapho lwayo.
Morena boloka setjhaba sa heso,
O fedine 
dintwa la matshwenyeho,
O se 
boloke, O se boloke setjhaba sa heso,
Setjhaba 
sa South Africa – South Africa.
Uit die blou van onse hemel,
Uit die 
diepte van ons see,
Oor ons 
ewige gebergtes,
Waar die 
kranse antwoord gee,
Sounds the call to come together,
And 
united we shall stand,
Let us 
live and strive for freedom,
It
South 
Africa our land.
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ascoltare la base musicale
L'inno: 
Il nuovo inno nazionale sudafricano (1,35 minuti) in 5 lingue ( la Costituzione 
del Sudafrica prevede 11 lingue ufficiali ) è composto da otto righe sia di "Nkosi 
Sikelel' iAfrika ( nelle lingue Xhosa, Zulu e Sotho ), che di "The Call of South 
Africa" o "Die Stem van Suid-Afrika", rispettivamente in Inglese ed Afrikaans. 
E' una preghiera per il paese assieme ad una poetica descrizione del suo 
territorio.
Breve 
analisi storica:
"Nkosi Sikelel' iAfrika"
Le parole della prima strofa di Nkosi Sikelel' iAfrika furono scritte in 
lingua Xhosa da Enoch Sotonga come inno, probabilmente nel 1987. Furono in 
seguito aggiunte sette ulteriori strofe in lingua Xhosa dal poeta Samuel Mqhayi.
Questa canzone fu per la prima volta cantata pubblicamente all'ordinazione del 
reverendo M.Boweni, un ministro metodista Shangaan.
Essendo stata composta come inno, Nkosi Sikelel' iAfrika rappresenta una fusione 
tra la cultura europea e quella africana. E' dunque anch'esso un simbolo di 
unità. Le parole di questo inno sono entrate a gar parte del repertorio 
sudafricano di poesia orale, con molte differenti versioni in circolazione.
Quando nel 1910 l'Unione del Sudafrica divenne 
dominion dell'impero Britannico, veniva usato come inno nazionale "Dio 
Salvi il Re", che cambiò poi in "Dio Salvi la Regina" quando Elisabetta II salì 
al trono nel 1952.
"Die Stem van Suid-Afrika" venne suonato per la prima volta in un'occasione 
ufficiale il 31 maggio 1928, quando fu issata l'allora bandiera nazionale; il 2 
maggio 1957 esso venne dichiarato inno ufficiale del Sudafrica. A quel tempo 
divenne ufficiale anche la sua versione inglese, "The Call of South Africa".
Un rapporto della Commissione Simboli Nazionali del Sudafrica, nominata durante 
il periodo dei negoziati politici precedenti le prime elezioni democratiche 
nell'aprile 1994, raccomandava di fare uso di entrambi gli inni nazionali "Nkosi 
Sikelel' iAfrika" e "The Call of South Africa". Ancora oggi ufficialmente si 
devono usare entrambe le versioni.
LO STEMMA
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Un nuovo stemma ha sostituito quello in 
uso dal 1910. La sostituzione rispecchia la volontà del governo sudafricano di 
sottolineare la svolta democratica e un nuovo amor di patria.
Il motto del nuovo stemma è: !ke e:/xarra //ke, scritto nella lingua khoisan del 
popolo /Xam e significa letteralmente: "popoli diversi si uniscono". Si 
riferisce a ogni sforzo individuale per mettere a frutto l'unità tra pensiero e 
azione. A livello collettivo richiede che la nazione si unisca in un comune 
sentimento di appartenenza e orgoglio nazionale: Unità nella Diversità.
Pronuncia di !ke e:/xarra //ke
---> Il disegno del nuovo stemma <---
Lo stemma presenta una serie di elementi ovali distinti e simmetrici posti l'uno 
sull'altro. 
Primo elemento è il motto racchiuso in un semicerchio verde completato da due 
paia di zanne d'elefante all'insù. All'interno dell'ovale formato dalle zanne 
campeggiano due simmetriche spighe di grano, che a loro volta fanno da cornice a 
uno scudo centrale.
La forma dello scudo ricorda il tamburo e mostra due figure tratte dall'arte 
rupestre dei Khoi. Le figure sono giustapposte in un atteggiamento di saluto e 
unità.
Sullo scudo poggiano una zagaglia e un bastone pomellato raffigurati come un 
unico motivo. Questi elementi sono collocati in modo armonico per mettere in 
risalto lo scudo e completare l'ovale alla base, che rappresenta gli elementi 
fondativi. Immediatamente sopra l'ovale di base, si trova il motivo centrale, la 
protea. I suoi petali sono a forma di triangolo per ricordare i talenti 
artistici dell'Africa.
L'uccello segretario troneggia sopra la protea e il fiore forma il petto 
dell'uccello. L'uccello segretario è ad ali spiegate in una posa regale e 
maestosa. Le sue piume stilizzate coronano una testa dall'aria volitiva e 
vigilante. Il sole nascente all'orizzonte è situato tra le ali dell'uccello 
segretario e completa il motivo ovale dell'autorità.
Il motivo circolare inferiore si interseca con quello superiore per formare una 
concatenazione senza soluzione di continuità, mentre la grande armonia tra gli 
elementi di base si concretizza in un disegno dinamico, elegante e dalla 
spiccata originalità. Eppure esprime chiaramente anche quel senso di stabilità, 
sobrietà ed immediatezza che si richiede ad ogni stemma.
---> spiegazione dei simboli <---
Le spighe di grano sono simbolo di fertilità, rappresentano anche l'idea di 
germinazione, crescita e sviluppo possibile di ogni potenziale. Si ricollegano 
al nutrimento dell'uomo e simboleggiano la dimensione agricola della terra.
Le zanne d'elefante: gli elefanti sono simbolo di saggezza, forza, 
moderazione ed eternità.
Lo scudo ha una duplice funzione, sia come simbolo d'identità che di 
difesa spirituale. Incarna il simbolo primario della nazione.
La zagaglia e il bastone pomellato sono simboli dalla duplice 
valenza: difesa e autorità, rappresentano le potenti zampe dell'uccello 
segretario. La zagaglia e il bastone pomellato giacciono in posizione 
orizzontale, simboleggiando la pace.
La protea incarna la bellezza del nostro paese e il rigoglioso sviluppo 
del nostro potenziale come nazione in cerca del suo Rinascimento africano. La 
protea simboleggia l'insieme integrato delle forze che scaturiscono dalla terra 
e sono alimentate dall'alto. Nella protea sono raffigurati i colori più popolari 
dell'Africa: verde, oro, rosso e nero.
L'uccello segretario è raffigurato in volo, naturale conseguenza dello 
sviluppo e della velocità. E' l'equivalente del leone sulla terra. Un potente 
uccello le cui zampe, sotto forma di zagaglia e bastone pomellato, gli sono 
indispensabili nella caccia ai rettili a simboleggiare la protezione della 
nazione dai suoi nemici. E' un messaggero dei cieli che porta la sua grazia 
sulla terra e in questo senso è un simbolo della maestà divina. Le sue ali 
distese rappresentano l'autorità della nostra nazione, offrendoci nel contempo 
la sua protezione. E' dipinto in oro, chiaro simbolo della sua associazione col 
sole e il massimo potere.
Il sole nascente è simbolo di fulgore, splendore ed energia primaria, 
rappresenta la promessa della rinascita oltre alle attive facoltà di 
riflessione, sapienza, buon discernimento e forza di volontà. E' simbolo della 
fonte della vita, della luce e infine dell'umanità nel suo insieme.
La struttura dello stemma nel suo complesso congloba l'ovale superiore e 
inferiore in un simbolo dell'infinito. Il motivo che collega il bordo inferiore 
del nastro, attraverso le linee delle zanne, all'orizzonte su cui sorge il sole 
forma l'uovo cosmico da cui sorge l'uccello segretario. Simbolicamente, si 
allude alla rinascita spirituale della nostra grande ed eroica nazione.
Il nuovo stemma esalta il concetto di "Batho Pele", una espressione Sesotho che 
significa "prima le persone", cioè le strutture pubbliche al servizio di tutti i 
Sudafricani
IL FIORE NAZIONALE
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La Protea Gigante (King Protea o Protea Cynaroides): la protea gigante è ampiamente diffusa nelle aree sud occidentali e meridionale della regione del Capo, da Cedarberg fino a est di Grahamstown. Il nome botanico "cynaroides" deriva proprio dalla sua forma, cioè simile ad un carciofo, e tuttavia non rende giustizia alla bellezza del fiore, il più grande nel suo genere. Si trovano parecchie varietà di protee che differiscono tra loro per colore e forma delle foglie, ma la più belle è certamente quella rosa.
L'ANIMALE NAZIONALE
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L'antilope "SPRINGBOK" (Antidorcas marsupialis): il nome deriva dall'andatura saltellante di questa specie di antilope dalle lunghe corna. Essendosi nel tempo adattata a luoghi aridi e desolati, si trova nella fascia geografica che va dalle regioni nord occidentali fino al Karoo e alla costa occidentale. Si muove a piccoli branchi durante l'inverno e si raggruppa durante l'estate in formazioni più grandi. Può sopravvivere senza acqua, che ricava dalle piante grasse di cui si nutre. E' alta circa 75 cm, pesa attorno ai 40 kg e ha una gestazionedi circa sei mesi.
 
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L'UCCELLO NAZIONALE
La Gru Blu (Anthropoides paradisia): L'elegante gru, che misura circa un 
metro di altezza, si trova quasi unicamente in Sudafrica. Dal colore grigio-blu, 
presenta un collo allungato, lunghe zampe ed eleganti piume sulle ali che 
arrivano fino a terra. Si nutre di semi, insetti e rettili e depone le uova 
nella savana, spesso vicino a pozze d'acqua. Sono comuni nel Karoo, ma si 
trovano anche nel KwaZulu-Natal. 
L'ALBERO NAZIONALE
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Il Royal Yellow-Wood (Podocarpus latifolius): Lo yellow-wood è presente in questa parte dell'Africa da più di 100 milioni di anni. La specie si trova un po’ ovunque, dalla Montagna del Capo alla costa meridionale ed orientale del Capo, e dai Drakensberg fino al nord verso la Northern Province. Nelle foreste questi alberi possono crescere fino ad un'altezza di 40 metri., ed il loro tronco talvolta raggiunge i tre metri di diametro. Al contrario, gli alberi che crescono in luoghi più esposti , come pendii di montagna, sono spesso bassi, cespugliosi e nodosi. La sua corteccia è color khaki ed invecchiando diviene grigia. La chioma è relativamente piccola rispetto all'altezza ed è spesso coperta di licheni grigi. Le sue pigne, simili a quelle dei pini, sono di color bianco, verde chiaro o rosa: in esse vi cresce il seme, che ha la forma e il colore della ciliegia.
IL PESCE NAZIONALE
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Il Galjoen (Coracinus 
capensis): Il Galjoen si trova esclusivamente lungo le coste sudafricane, in 
acque poco profonde. Vicino agli scogli il Galjoen è quasi completamente nero, 
mentre nelle zone sabbiose è di color bronzo. Può raggiungere un massimo di 55 
cm di lunghezza e 7 kg di peso. La dieta del Galjoen consiste principalmente in 
pesciolini rossi, molluschi e cirripedi. Le squame sono aderenti e le pinne ben 
sviluppate.
 
(dal sito ufficiale del Sudafrica)