Ciò che ha scandalizzato di più il mondo occidentale sono le torture fatte dai soldati americani all'interno dei carceri americani in Iraq sui prigionieri di guerra. Si è discusso tanto sul perché di questi gesti disumani che cambiano l'opinione che si ha degli americani nel mondo odierno. A cosa è servito liberare l 'Iraq dall'oppressione di Saddam Hussein e dalle sue torture se ora gli Iracheni sono torturati dagli americani? Le torture sono state visionate il 13 maggio 2004 dal Congresso degli Stati Uniti e comprendevano circa 1600 file tra filmati e immagini. I deputati hanno dichiarato di
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essere rimasti disgustati dalle immagini. Più che di torture, si può parlare di umiliazioni violente allo scopo di distruggere moralmente le vittime, le spingono a non ritenersi più degne di vivere o di ritornare a vivere nella propria comunità perché hanno perso l'onore nelle sue forme più sensibili:si pensi ai soldati che costringono i prigionieri ad atti sessuali forzati puntandogli contro un fucile."I prigionieri venivano denudati, perquisiti e fatti stare in ginocchio o in piedi per ore e qualche volta erano forzati a stare su scatole o a tenere con le braccia alzate dei pesi fino allo stremo",ha dichiarato una soldatessa americana di 26 anni, il cui volto è diventato tristemente noto a causa di numerose foto che la ritraggono dietro a cataste di prigionieri nudi. Ormai è stato stabilito che la prigione in cui sono avvenuti questi veri e propri delitti e violenze oltre che ingiurie nei confronti della natura umana è stata quella di Abu Ghraib. I soldati hanno detto che volevano far vedere l'inferno ai prigionieri. Molti dei soldati accusati di torture, hanno dichiarato alla corte che essi non hanno colpa, eseguivano solo gli ordini. Per esempio la soldatessa Lynddie England, e il soldato Jeremy Sivits. L'avvocato Ra'Shadd della England, la quale è incinta di quattro mesi, ha affermato in sua difesa: "Erano giovani a cui era detto di seguire gli ordini e se il tuo governo ti dice che per prevenire il terrorismo devi fare queste cose, può un ventenne dire di no al suo paese?". Giusto poco tempo fa sono stati trovati 173 detenuti con segni di pestaggi nella prigione sotto il ministero. Colui che ha denunciato questi fatti è stato il primo ministro Ibrahim al-Jaafari. In effetti hanno scoperto un luogo da incubo. Un comunicato del ministero iracheno dell'interno ieri ammetteva che vi sono avvenute torture, e che «strumenti di tortura» sono stati trovati (non precisa quali). Il sottosegretario del ministero per la sicurezza. Maggiore generale Hussein Kamal, ha dichiarato alla Cnn: «Ho visto [sui detenuti] segni di brutali pestaggi, un paio di detenuti erano paralizzati e alcuni avevano la pelle venuta via in varie parti del corpo». Nei giorni seguenti, l'agenzia Reuter ha raccolto la testimonianza di un ragazzo che era stato portato via senza accuse precise da casa sua una notte e trattenuto oltre tre mesi in quel centro: picchiato, insultato, appeso al soffitto per le mani legate. Anche molti altri esponenti sunniti ora chiedono un'indagine internazionale. Omar Hujail, del Sunni Iraqi Islamic Party, ha dichiarato che quello «non è l'unico luogo dove torture hanno luogo»: «Lo dicevamo da tempo che uomini con le uniformi del ministero dell'interno fanno irruzione nelle case la notte e arrestano gente, ma tutti lo negavano», ha detto alla Reuter. Inevitabile ricordare le denuncie sulle torture praticate nelle carceri irachene durante il regime di Saddam Hussein. O le torture compiute da soldati americani nel carcere di Abu Ghreib. Un altro colpo alla favola della democrazia esportata... Ora al massimo, per ciò che hanno fatto i soldati accusati prenderanno degli anni di carcere, ma coloro che hanno subito certi atti di violenza e umiliazione vera e propria, rimarranno condannati per tutta la vita...