Arabia Saudita

Cartina dell'Arabia Saudita

 

Superficie: 2.238.341 Kmq
Popolazione: 22.757.000
Capitale:
Riyadh
Gruppi etnici:
sauditi 83%, altri arabi 15%, occidentali 2%
Gruppi religiosi:  
musulmani 99%
Ordinamento dello stato: monarchia assoluta
Re: Fahd Al Saud
Partiti: nessuno

Cenni storici
Nel 1902 Abd al-Aziz Ibn Saud conquistò Riyadh e lanciò una campagna di unificazione della penisola arabica lunga 30 anni. Negli anni '30 la scoperta del petrolio ha trasformato il paese.

Dopo l'invasione irachena del Kuwait nel 1990, l'Arabia Saudita ha accolto la famiglia reale kuwaitiana e 400.000 rifugiati mentre permetteva alle truppe occidentali e arabe di dispiegarsi sul suo territorio per la liberazione del Kuwait l'anno successivo. 

Situazione politica
La monarchia assoluta sta attraversando un momento difficile. L'opposizione a Re Fahd sta diventando sempre più forte, ma il regime non appare disposto ad aperture democratiche. Cresce anche l'ostilità nei confronti dell'Occidente, come dimostra l'attentato del 13 maggio a Riyadh. Tra i problemi più rilevanti anche la costante dipendenza dell'economia dalle oscillazioni del prezzo del petrolio

 

 

I grandi produttori di petrolio
L'Arabia Saudita produce da sola il 12,6 per cento del totale mondiale. Subito dopo ci sono Usa, Russia e Iran.

Un Paese di petrolio
Grande sette volte l'Italia, con venti milioni di abitanti e un prodotto interno lordo di 10mila dollari, l'Arabia ha un'economia basata sull'estrazione e la raffinazione del petrolio. E' lo stesso re Ibn Saud, visti i profitti crescenti derivanti dall'esportazione del petrolio, a legare il Paese all'Occidente. L'industria petrolifera saudita è fondata nel 1938 dall'Arabian-American Oil Company (Aramco), società controllata da quattro compagnie americane, in seguito alla scoperta di un giacimento a Ad-Dammam. Nel 1974 l'Aramco passa sotto il controllo del governo saudita. Le enormi riserve (oltre 250 miliardi di barili) e l'elevata qualità del prodotto hanno fatto del paese il maggior esportatore di petrolio del mondo e uno degli esponenti di maggior rilievo dell'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec). La produzione annua di greggio nei primi anni Novanta era di 3 miliardi di barili, con un ulteriore incremento nel 1990 in seguito all'invasione irachena del Kuwait. Una parte del petrolio viene trasportata attraverso la Tapline (Trans-Arabian Pipeline), un oleodotto ultimato nel 1950 che porta il greggio fino a Sidone, in Libano. I principali partner commerciali sono Stati Uniti, Giappone, Francia, Italia, Germania, Corea del Sud e Paesi Bassi. Un'importante fonte di reddito è costituita dal "turismo religioso". Sono milioni i pellegrini che ogni anno si recano nella città sacre della Mecca e di Medina.

Importanza dell'Arabia
L'Arabia Saudita è il Paese che custodisce i luoghi sacri dell'Islam: la Mecca e Medina. Ed è un Paese economicamente ricchissimo. Da solo copre il 12 per cento del fabbisogno mondiale di petrolio. Dai suoi pozzi dipende una parte rilevante dell'economia occidentale. Nel 1991 l'appoggio agli Usa nella guerra contro l'Iraq fu totale. Allora Riyad aveva motivo di temere un'invasione da parte di Saddam Hussein che dopo aver invaso il Kuwait aveva schierato il proprio esercito lungo il confine con l'Arabia. Oggi le cose sono cambiate. L'Arabia Saudita è molto tiepida nei confronti degli Usa.
 

Osama e il petrolio
Non dimentichiamolo: lo sceicco del terrore è nato e cresciuto in Arabia Saudita, primo produttore di petrolio al mondo. Ed è un suo obiettivo dichiarato prendere il controllo del governo di Riyad. Osama sostiene di combattere in nome di Allah, ma una sua affermazione del 23 agosto 1996 non lascia dubbi sulle sue reali intenzioni: "I musulmani dovrebbero evitare le guerre interne per evitare la distruzione del petrolio. Ci affidiamo ai fratelli affinché escludano dalla battaglia la ricchezza del Paese islamico che dovrà sorgere".