Delhi e il Nord

Il succedersi delle dinastie ha costruito e ricostruito sette Delhi, e di ognuna restano tracce e monumenti come il Forte Rosso, il grande minareto Qutub Minar, la moschea Jama Masjid. L'architettura Moghul di Delhi contrasta con lo splendore formale dell'ottava città, Nuova Delhi, costruita dagli inglesi, per farne il centro politico e amministrativo della capitale, una città di grandi viali, di vasti giardini e di palazzi imponenti. Delhi, il principale punto di accesso al paese, è il punto di partenza per visitare il cosiddetto "Triangolo d'oro" che conserva alcuni tra i maggiori tesori dell'arte indiana.
Verso ovest Jaipur, la Città Rosa, Udaipur, città di antichi palazzi principeschi circondata da cinque laghi gioiello, Mount Abu, famosa per i suoi templi. Verso Est, oltre Agra e Khajuraho, vedrete Benares (Varanasi), la città più antica, la città santa dell'India, con i palazzi che si affacciano sul Gange in cima agli alti gradoni (ghat), meta di pellegrinaggi per tutti gli indu che vengono a "lavare" i peccati nel loro sacro fiume. Allahabad, Rishikesh e Hardwar sono altre città sante che si affacciano sulle sue rive e unirsi alla folla dei pellegrini è un'altra affascinante esperienza. Il nord è anche la terra dell'Himalaya che vi offre un'altra irripetibile esperienza: siete in cima al mondo con nuvole bianche che vorticano sotto di voi e le grandi cime innevate che vi sovrastano. Nel Kashmir, all'estremo nord, gli antichi imperatori Moghul profusero immense ricchezze per creare, accanto alla naturale bellezza della regione, giardini e canali e farne un vero paradiso in terra. Potete visitare Shimla la bella "capitale estiva" dell'India britannica, circondata da foreste; a nord della città esplorate la valle di Kulu, la "valle dei re", verde di foreste e di frutteti. Tante meraviglie da vedere, tutte affascinanti, tutte diverse.


 Un tempio di Dehli

Hydierabad

Hyderabad, città che emana un´atmosfera tipica da mille e una notte. Palazzi stravaganti, residenze signorili d´altri tempi e bazaar affollati, sovraccarichi di negozi che vendono perle tipiche di Hyderabad, incenso e utensili in rame caratterizzano questa città, mentre in lontananza si profila il Forte di Golconda. Il collegamento storico della città è con i Nizam, sovrani di ricchezza leggendaria: stanze colme di gioielli e banconote, una rimessa piena di Rolls Royce scintillanti, attualmente patrimonio storico. Una sola cultura, però, si tramanda, responsabile del fascino singolare che circonda questa città. Il gusto epicureo della sua tanto esaltata dimora reale dell´India principesca ha dato nascita ad una cucina da favola basata su piatti elaborati e cibi a cottura lenta. Gran parte della città vecchia di Hyderabad può essere visitata a piedi. Tra i principali punti di riferimento della città ricordiamo il Charminar, un ponte del XVI secolo, il Museo Salar Jung, ove sono racchiusi  tesori inestimabili unitamente a frivolezze che hanno creato la collezione personale del possessore, la Moschea della Mecca e il Forte di Golconda. Nagarjunakonda è teatro di scavi, tuttora in atto, che hanno portato alla luce templi, stupa e monasteri buddisti.


Una moschea di Hyderabad

Mumbai (Bombay)

Mumbai, situata in una splendida baia naturale, era una volta formata da un gruppo di sette isole che i suoi abitanti, i pescatori Koli, chiamarono "Mumbai", dal nome della loro dea, Madre Mumba.  Portata in dote dalla principessa portoghese Caterina di Braganza al marito Carlo II d'Inghilterra, Mumbai rimase sotto il dominio coloniale Britannico dal 1665 fino al 1947. Nell'arco di 250 anni questa città si è trasformata da un misero gruppetto di isole in una città grandiosa: grazie alle sue recenti costruzioni, Mumbai viene talvolta chiamata la "Mini Manhattan" dell'India. Mumbai è la capitale dello stato del Maharashtra, di cui è il centro industriale e commerciale.


Veduta di Bombay dall'alto

Goa

La Perla d'Oriente

Per migliaia di turisti di tutto il mondo, una delle località più amate è Goa, situata lungo la costa occidentale dell'India. Ciò che li attrae di più sono i suoi 100 Km di spiaggia di finissima sabbia bianca che si affaccia sul caldo Mare d'Arabia. Ad essa si aggiungono i fiumi che scorrono lenti fra una verde vegetazione lussureggiante, i palmeti, le risaie, il profumo degli alberi di mango e di pompelmo. A rendere Goa un vero "paradiso delle vacanze" contribuiscono inoltre l'ottima cucina (soprattutto pesce), i villaggi turistici, dove è possibile praticare tutti gli sport acquatici, e il ritmo della musica locale. Nel Medioevo Goa era un importante porto per il commercio con l'Arabia. Nel 16° secolo e durante il dominio portoghese divenne la Sede del Cattolicesimo nell'Est e una grande potenza. Dal 1961 fa parte dell'India, ma mantiene ancora un sapore portoghese nelle tipiche "plazas", le tavernette, le bianche ville intonacate, l'architettura coloniale e le chiese grandiose. Una figura famosa della storia di Goa è San Francesco Saverio, che qui diffuse il Cristianesirno con la predicazione. Morì al confine con la Cina, ma le sue spoglie furono riportate a Goa ed ora sono conservate nella Basilica del Bom Jesus.


Goa la perla d'oriente

Manipur

Manipuri, letteralmente "terra dei gioielli", è immersa nel profondo di un lussureggiante angolo verde del nordest indiano. Si presenta alla vista come una squisita opera d´arte plasmata dalla superba bravura della Natura. E´, infatti, uno stato di squisita bellezza e splendore naturali che hanno ispirato un tempo la Signora St. Clair Grimwood, la quale lo ha descritto come" Una piacevole località più bella di molti luoghi oggetto di visita del mondo". Il fu Pandit Jawaharlal Nehru le rese un meritato tributo definendola "Il Gioiello dell´India". Circondata da azzurre colline con una valle di forma ovale al centro, ricca di arte e tradizione e traboccante di natura incontaminata, Manipuri sorge al centro di un crogiolo di culture. Luogo di nascita di Polo, è qui che Rajashree Bhagyachandra creò la famosa Ras Lila, classica danza di Manipuri, traendo ispirazione da un suo sogno affascinante, per grazia di Krishna. Le sue tipiche danze popolari svelano il concetto mitologico della creazione di Manipuri. La popolazione di Manipuri è costituita da comunità Meitei, Naga, Meitei Pangal ed altre piene di colore, le quali hanno convissuto in totale armonia nel corso dei secoli. Il folklore, i miti e le legende, i giochi indigeni e le arti marziale, gli esotici telai a mano e l´artigianato di queste comunità sono intrisi di naturale mistero. Manipuri non smette mai di stupire.


 Un Hotel di Manipur

Calcutta

Calcutta è una città che suscita molta ammirazione e amore. Questa metropoli conserva ancora molti degli antichi splendori. Benvenuti a Calcutta che deve la sua origine all'avamposto commerciale fondato da Job Charnock nell'agosto del 1690 per conto della compagnia inglese delle Indie Orientali.L'agglomerato dei tre villaggi di Sutanati, Govindapur e Kalikata, costruito sulle rive del fiume Hooghly, sarebbe diventato una delle città le più popolate al mondo. Calcutta deve l'origine del proprio nome al villaggio di Kalikata che a sua volta deve il suo nome alla dea Kali. La permanenza di Job Charnock in questi luoghi non era del tutto casuale. Infatti, 50 anni prima della fondazione di Calcutta, l'imperatore moghol Shah Jehan per ringraziare il suo medico-chirurgo inglese Gabriel Boughton che l'aveva completamente guarito, gli concesse il libero scambio commerciale tra Bengala e Inghilterra.Nel corso degli anni Calcutta si sviluppò cosi tanto da divenire la città più importante all'est di Suez e la seconda città dell'Impero Britannico. Grazie alle sue ricchezze naturali, alle fabbriche di tele di juta, di cotone e di prodotti industriali e grazie anche al suo porto, Calcutta è uno dei motori dell'economia indiana ed è anche la più grande metropoli dell'India con i suoi 11 milioni di abitanti. Questa città infatti, come troppo spesso si è portati a pensare, non presenta solo aspetti negativi ma anche molti aspetti positivi.


La via centrale di Calcutta durante l'ora di punta

 

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