Il Cinese fa parte del gruppo linguistico Sino-tibetano, assieme alle lingue tibeto-birmane, Mao-Yao, Kam-Thai.
Parlata da almeno un quarto della popolazione mondiale, questa lingua ha numerose varianti dialettali - circa 750, di cui 8 sono le principali - e nella Repubblica Popolare Cinese è rappresentata ufficialmente dal Cinese Mandarino (Putonghua = lingua comune).Evitando di entrare nel merito delle distinzioni tra i diversi dialetti, qui ci preme soprattutto sottolineare che, malgrado le sostanziali differenziazioni di pronuncia nella lingua parlata, tutti i Cinesi condividono un'unica lingua scritta (semplificata nella madrepatria, non semplificata a Hong Kong, Taiwan e presso la diaspora cinese) Ciò ha permesso fin dall'antichità a persone di diverse aree dialettali di trovare un terreno di intesa comune.
Molto spesso, per ragioni di sintesi o per poco approfondimento, si parla del cinese come di una lingua basata sugli "ideogrammi". Questa è una definizione alquanto riduttiva che si adatta ad una parte soltanto della scrittura cinese. Volendo tentare una descrizione più precisa bisogna definire i caratteri cinesi come 1) GRAFEMI - per quanto riguarda la loro parte scritta 2) MORFEMI - per il loro significato 3) FONEMI - per la loro pronuncia. Solo prendendo in considerazione tutte queste valenze è possibile valutare appieno la complessità di una scrittura rimasta pressocché immutata nel corso del tempo.
La lingua Han e i suoi caratteri costituiscono la forma linguistica più utilizzata a livello mondiale. Infatti del miliardo e 300 milioni di abitanti delle 56 nazionalità del nostro paese, oltre il 90 per cento parla la lingua Han e si avvale dei suoi ideogrammi per la scrittura. Anche l'etnia Hui, la maggior parte dell'etnia Man, l'etnia She ed altre minoranze etniche del nostro paese parlano la lingua Han e ne utilizzano i caratteri. La lingua cinese costituisce una delle lingue più antiche del mondo, risalendo a 3000 anni fa, in base alla datazione dei caratteri incisi sui gusci di tartaruga.
Attualmente, i
caratteri più antichi nella lingua Han accessibili al pubblico sono proprio
quelli incisi sui gusci di tartaruga scoperti negli anni '50 del secolo
scorso dagli archeologi nella zona di Anyang, nella provincia dello Henan,
Cina centrale. Questi caratteri, incisi sui gusci di tartaruga o su ossa di
animali, registrano principalmente le divinazioni della famiglia reale dell'epoca
Shang, risalente al XVI secolo a.C, toccando anche altri aspetti della vita
sociale del tempo, il che riflette fondamentalmente lo stato della lingua dell'epoca.
I caratteri
cinesi non costituiscono un sistema alfabetico, ma una scrittura ideografica.
La tendenza generale dei suoi tratti passa dalla complessità alla
semplificazione. Dai più antichi caratteri sui gusci di tartaruga e dalle
iscrizioni sui recipienti in bronzo al Zhuan Shu, scrittura sigillo e al Li
Shu, scrittura ufficiale, fino alla definitiva codificazione, i trattati di
ogni carattere si sono ridotti.
Il numero dei
caratteri cinesi non è fisso. Il primo dizionario cinese chiamato "Prima
Illustrazione dei caratteri", composto durante il periodo degli Han orientali,
nel II secolo d.C., comprende 9.353 caratteri. Il Primo Dizionario di Kang Xi,
compilato nel XVIII secolo durante il periodo di Kang Xi della
dinastia Qing, raccoglie 47.043 caratteri. Quelli contenuti nella nuova
edizione del Primo grande dizionario della lingua cinese, sono in totale
56.000.
Dopo la
fondazione nel 1949 della nuova Cina, il governo cinese ha sempre assegnato
molta importanza alla riforma del cinese scritto cominciando negli anni '50
la sua semplificazione. Nel 1964, la Cina ha imposto ufficialmente l'uso dei
caratteri semplificati, per cui i caratteri attualmente in uso sono quelli
semplificati.
Va sottolineato
che nel lavoro e nella vita quotidiana, il numero dei caratteri di cui un
cinese deve impadronirsi non sono così numerosi. Secondo le statistiche, i
caratteri di uso comune sono 4.000-5.000. Assimilando 3.500 caratteri, un
cinese può leggere il 90 per cento dei contenuti dei libri e delle
pubblicazioni comuni.
Nella scrittura cinese vengono tradizionalmente riconosciute 6 categorie fondamentali all'interno delle quali trovano classificazione tutti i tipi di caratteri:
1) XIANG XING - Rappresentazioni Figurative;
2) ZHI SHI - Simboli Indicativi;
3) HUI YI - Ideogrammi Composti;
4) XING SHENG - Composti Forma/Suono;
5) ZHUAN ZHU - Prestiti;
6) JIA JIE - Falsi Sinonimi.
Queste sei classi rappresentano i
princìpi su cui si è basata fin dall'antichità la scrittura cinese, il valore di
questa teoria però è spesso messo in discussione dagli studiosi. Questo accade
soprattutto perché alcuni caratteri potrebbero tranquillamente essere inseriti
in più di una delle categorie identificate.
1) XIANG XING -
Rappresentazioni Figurative
La classe più antica, comprende quelli che sono meglio noti come pittogrammi. Si tratta di rappresentazioni grafiche della realtà .
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2) ZHI SHI -
Simboli Indicativi
Sono rappresentazioni simboliche di
oggetti, non riproducono direttamente una forma ma indicano un concetto.
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3) HUI YI -
Ideogrammi Composti
Sono gli ideogrammi veri e propri. Nascono dall'unione di due o più caratteri semplici che assieme indicano un nuovo concetto. |
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4) XING SHENG - Composti
Forma/Suono.
Constano di due elementi
costitutivi: uno è un carattere omofono che viene preso a prestito per
indicare la pronuncia, l'altro è un radicale che individua il senso generale
della parola.
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5) ZHUAN ZHU - Prestiti.
Solitamente si tratta di prestiti fonetici per cui un carattere viene scritto in modo totalmente identico ad un suo omofono. Alcuni linguisti sostengono che l'esistenza di questa classe sia giustificata dall'estensione del senso primitivo di un dato carattere.
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6) JIA JIE - Falsi Sinonimi.
Un carattere già esistente viene adottato con un'altra accezione. |
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