La storiografia più recente individua le origini delle triadi nella lotta che contrappone, nella seconda metà del secolo XVII, i sostenitori della dinastia Ming contro gli invasori Manciù — popolazione di origine tungusa, insediatasi nella regione poi chiamata Manciuria —, che conquistano il potere nel 1644. I partigiani della dinastia sconfitta si raccolgono in gran numero in una società segreta, fondata da monaci guerrieri, denominata Hong Mon — Hong era il nome di uno dei pretendenti al trono sostenuti dai partigiani dei Ming —, il cui motto è  Fan Qing fu Ming!, "Abbattere i Qing e restaurare i Ming!". Il luogo d’incontro dei primi associati è il monastero buddista di Shaolin, nella provincia di Henan, dove s’insegnava una tecnica di combattimento a mani nude, il Kung-fu. Alla distruzione del monastero, compiuta nel 1674 dall’esercito mancese, sopravvivono solo cinque guerrieri, conosciuti nell’epica cinese come "le tigri di Shaolin", che si trasferiscono nella provincia meridionale dello Guangdong, fondando altrettante società, poi unificatesi in quella denominata Città della Pace Celeste, e codificando quel complesso rituale — mutuato dal taoismo e dal buddhismo e successivamente sempre più sincretistico — che ancor oggi viene osservato nelle triadi. La persecuzione da parte degl’imperatori mancesi, che nel 1717 mettono al bando anche il cristianesimo, non impedisce ai seguaci delle "tigri" di costituire numerose società segrete sull’impronta della Hong Mon; dall’unione di quest’ultima con la Società del Loto Bianco nasce la Triade, così chiamata per il triangolo, posto nell’ideogramma Hong, simboleggiante la relazione armoniosa fra la terra, il cielo e l’uomo.