I cinesi, per mangiare, usano due bacchette lunghe meno di 30 centimetri. I dati dimostrano che i bastoncini cinesi più antichi si possono far risalire a tremila anni fa. Durante i secoli, questi furono trasmessi rapidamente in Giappone, Corea e in alcuni paesi dell'Asia orientale, sempre accolti con favore dai popoli locali. Secondo gli scienziati giapponesi, prendere il cibo con i bastoncini costituisce un gesto complesso e fine che applica il movimento di una trentina di articolazioni della spalla, delle braccia, del palmo e delle dita della mano e di una cinquantina di muscoli. Quanto ai bambini, l'uso delle bacchette non solo può favorire il movimento delle dita delle mani, ma anche promuovere lo sviluppo nervoso e incrementare le capacità di ragionamento.

Di che materiali sono fatti i bastoncini cinesi? Nell'antichità erano per lo più di bambù. Dalla struttura dei caratteri cinesi emerge che le bacchette sono strettamente collegate al bambù. In seguito, di pari passo con lo sviluppo delle forze produttive sociali, per ostentare il proprio grado e ricchezza, gli imperatori e i re della società feudale e l'aristocrazia usarono bastoncini in oro, argento, giada, avorio ed altri materiali pregiati.

Una rarità è costituita dai bastoncini lunghi 80 centimetri usati dalla nazionalità Achang, una delle 55 della Cina. Quando un ragazzo, giunto alla maturità, prende moglie, i genitori della sposa gli donano un paio di bastoncini lunghi, imponendogli di estrarre da un tubo di bambù vermicelli, arachidi fritte ed altri cibi raffinati. Si tratta di una prova difficile, e spesso il ragazzo, dall'alba al tramonto, non riesce a portarla a termine. In questo modo i vecchi insegnano ai giovani sposi la necessità di impegnarsi seriamente per realizzare un matrimonio felice.

 

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