Storia. Il regno vatusso del Ruanda divenne colonia tedesca nel 1885 e passò nel 1916 al Belgio, che lo unificò con il Burundi nella colona del Ruanda-Urundi. Teatro di aspre lotte tra l'oligarchia dei tutsi (o vatussi) e la maggioranza della popolazione costituita dai bahutu, nel 1961 abolì la monarchia e divenne una repubblica, la cui indipendenza fu riconosciuta dal Belgio nel 1962. Nel 1973 un colpo di stato militare insediò alla presidenza della repubblica il generale J. Habyarimana


Habyarimana.

(riconfermato nelle elezioni del 1983 e del 1988) che dovette occuparsi soprattutto delle tensioni etniche. Nel 1990 il Fronte patriottico ruandese, guidato dai tutsi, ha invaso il nord dando inizio a un vero e proprio conflitto che ha sempre più intaccato il governo ed evidenziato la fragilità del tentativo di transizione democratica messo in atto da J. Habyarimana con la riforma in senso multipartitico della costituzione. Nell'aprile 1994 il presidente veniva assassinato e il conflitto sfociava in una crudele guerra civile tra il Fronte patriottico e le truppe governative hutu. Veri e propri massacri di massa decimarono la popolazione e provocarono l'esodo di centinaia di migliaia di profughi. La fine della guerra civile nell'estate 1994, con la sconfitta del governo hutu e la vittoria militare del Fronte patriottico ruandese (FPR), lasciarono al paese molti problemi di carattere economico e sociale che il nuovo presidente della repubblica Pastcur Bizimungu e gli interventi delle Nazioni Unite non sono riusciti a risolvere nel corso degli ultimi anni nei quali sono continuati gli scontri etnici e sono scoppiati conflitti con l'Uganda e la Repubblica Democratica del Congo.


Paul Kagame.

 Nell'aprile 2000 veniva eletto il presidente della repubblica Paul Kagame che, nel 2002, firmava con il presidente della Repubblica democratica del Congo Kabila un accordo per porre fine alle ostilità tra i due paesi. Nel 2003 Kagame veniva riconfermato presidente.