«Durante il tragitto verso la costa, al collo degli schiavi
venivano appese pesanti catene che si conficcavano nelle carni provocando piaghe
purulente. Gli schiavi marciavano consunti per la fame e la fatica, non
ricevevano acqua a sufficienza e rischiavano di morire per insolazione. Se si
sdraiavano a terra per un breve riposo o se crollavano esausti, venivano
fucilati sul posto, oppure uccisi a colpi di lancia, oppure veniva loro tagliata
la gola con diabolica brutalità [...] Ai bambini che la madre non riusciva a
portare o che non erano in grado di seguire il convoglio veniva fracassata la
testa. Numerosi schiavi, non potendo sopportare la separazione dal loro focolare
e dai loro bambini, si suicidavano. Gli schiavi venivano bollati con un marchio,
percossi e frustati senza ricevere ovviamente nessuna cura medica per le ferite
inflitte loro.
Tali erano le condizioni della marcia fino alle “case degli schiaviâ€