Popolazione. La popolazione era nel 2001 di 7,949.000 ab., con una densità di 302 ab. per kmq, tra le più elevate del continente. II tasso d'accrescimento è inferiore alla media africana a causa della mortalità infantile (120,1 I ), delle difficili condizioni socio-sanitarie (la speranza di vita è di soli 41 anni), e del drammatico bilancio del conflitto che nel 1994 ha devastato il paese. Elevato è l'analfabetismo (33,2%). Le maggiori concentrazioni di abitanti si hanno intorno al lago Kivu e nelle aree più salubri degli altopiani. La popolazione urbana è limitata al 6,2%, ma la capitale Kigali ha avuto un grande sviluppo dopo l'indipendenza passando dai 26.000 ab, del 1960 ai 330.000 del 1997. L' etnia degli hutu, con l'80%, prevale sugli antichi dominatori, i tutsi. Lingue ufficiali sono il francese, l'inglese e il kìnya-ruanda; parlato è anche lo swahili. Alla resistenza dei culti animisti si contrappone la crescita di altre religioni: cattolica (65%), protestante (9%) e musulmana (I %).

Etnologia. L'unità politica dei R. risale al sec. XV, dopo che gruppi di pastori di origine etiopide, i tutsi, penetrati nel territorio a partire dal sec. XIII, imposero il loro dominio su una numerosa popolazione di coltivatori di origine bantu, gli hutu, che vi si era insediata molti secoli prima, e cui più antichi abitatori della regione, i pigmoìdi twa,


Uomo Twa.

 cacciatori-raccoglitori, creando una situazione analoga a quella del vicino Burundi. Nonostante la conquista dei tutsi ogni etnia rimase parzialmente divisa dall'altra sul piano territoriale e separata su quello sociale, al punto da formare ognuna un'unità endogama, con il risultato di una rigida stratificazione etnica e centralizzazione del potere. Al vertice della struttura socio-polilica stavano ì tutsi, una minoranza detentrice di tutti ì privilegi; al di sotto, in posizione subalterna, i coltivatori hutu elle costituiscono la stragrande maggioranza della popolazione (ca. 8010) e sotto ancora gli esigui nuclei dei cacciatori-raccoglitori twa, una casta disprezzata da tutti. Il sistema socio-politico tradizionale è stato rovesciato con l'abolizione della stratificazione sociale e della monarchia. Diversi fattori, ha i quali la scolarizzazione degli hutu a opera delle missioni, hanno consentito a questi ultimi di maturare la coscienza e la decisione di creare nuovi rapporti con i loro dominatori. Ma quantunque i rapporti tra le cinte siano profondamente cambiati, i twa continuano ad essere considerati praticamente, una casta inferiore