Rilievo. II territorio coincide quasi interaÂmente col bacino del fiume Congo, e si presenÂta come una depressione circondata da una serie di rilievi e di altipiani caratterizzata dalla preÂsenza di massicci, p. es. nella dorsale occidentaÂle, superata dal fiume C. con una serie di rapide e cascate note col nome di Livingstone.
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A NO e a N rilievi con altitudini massime di ca. 500 m separano il bacino del C. da quelli del Niger e del lago Ciad; a NE invece, dove si verifica la separazione col bacino del Nilo Bianco, la dorsale è data da alteterre che raggiungono i 2000 m, segnando il più importante spartiacque conÂtinentale. Lungo il margine orientale la morfologia è più varia: accanto alla profonda fossa est-africana, occupata da estesi laghi, spiccano i monti della catena del Virunga (4507 m) e, più a nord, il massiccio del Ruwenzori (5119 m).
A sud il bacino è diviso da quelli dello Zambesi e del Cuanza dalla dorsale dello Shaba (ex Katanga), mentre a sudest la cimosa costiera si unisce ai grandi tavolati angolani.
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Clima. Il clima, caldo (in media 20-25 °C, e poco meno sulle alteterre) e umido (l'umidità relativa è sul 75-80%), è di tipo equatoriale (in particolare nella depressione) e subequatoriale. È, nella regione, uno dei territori più piovosi (oltre 2000 mm annui nella fascia equatoriale, che scendono a meno di 1000 nello Shaba e nel basso C.), anche se in stretta dipendenza dallo spostamento stagionale dei fronti intertropicali: quando il fronte, nel solstizio boreale, si sposta a N, nel bacino congolese penetrano i monsoni provenienti da SO che originano al N la stagione delle piogge (aprile-giugno) e al S quella asciutta (maggio-settembre); quando, nel solstizio successivo, esso oltrepassa a S l'Equatore e prevalÂgono le masse d'aria che giungono da NE, al N si ha la stagione secca (dicembre-febbraio), e al S la grande stagione delle piogge (novembre-aprile).
Idrografia. Strettamente correlata alle precipitazioni è la cospicua rete idrografica. Il fiume Congo ha portata costante di ca. 40.000 m3/s in dipendenza degli apporti dei fiumi che scorrono nelle zone settentrionali e meridionali all'Equatore, ove i periodi meno piovosi risultano invertiti, per cui alle magre degli uni corrispondono le piene degli altri. Il fiume è navigabile per 3000 km fino a Kinshasa e poi, dopo le cascate e le rapide di Livingstone, ancora per i 160 km del maestoso estuario. I maggiori affluenti sono sulla destra, l'Aruwini e l'Oubangui e sulla sinistra, il Lomani, il Kasai e il Kwango. Fanno parte del territorio della Repubblica Democratica del C. le sezioni occidentali dei laghi Alberto, Edoardo, Kivu, Tanganica e Mweru.
Vegetazione e fauna. Le temperature e le piogge abbondanti favoriscono lo sviluppo di una rigogliosa vegetazione, in particolare nelle regioni interne del bacino del Congo e lungo i corsi d'acqua; gran parte del territorio è ricoperta dalla foresta pluviale sempreverde, ricca di essenze ed alberi pregiati. A mano a mano che ci si allontana dalle zone equatoriali, il manto vegetale acquista le caratteristiche proprie della savana e della steppa.
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È presente l'intera gamma della fauna tipica dei climi equatoriali e subequatoriali: mammiferi (scimmie antropomorfe, elefanti, rinoceronti, ippopotami, okapi, giraffe, zebre, antilopi, leoni, bufali), uccelli, rettili (pitoni, coccodrilli), insetti (farfalle di grandi dimensioni e di colori bellissimi, termiti e mosche tsè-tsè). A protezione di questo patrimonio faunistico, che ha subito pesanti danni negli ultimi decenni, sono state istituite numerose aree protette; spicca tra gli altri il vastissimo Parco nazionale del Salonga (3.656.000 ha), nel centro del paese.
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