Solo così era possibile sfuggire alla schiavitù L’emancipazione significava che gli schiavi non costituivano più una proprietà. Già nell’antica Grecia gli schiavi divennero «meteci», residenti liberi senza obblighi politici, mentre a Roma acquistavano automaticamente la cittadinanza romana. Passavano così, per usare la terminologia giuridica, «dalla condizione di oggetto a quella di soggetto di diritto». Gli schiavi emancipati dell’Antichità potevano fondersi con il resto della popolazione nello spazio di una o due generazioni. 

Non fu così per gli schiavi affrancati dei Caraibi e delle Americhe, per i quali il colore della pelle rappresentava il marchio della loro origine servile. Il colono Hilliard d’Auberteuil scriveva nel 1776: «A Santo Domingo, per la salvaguardia dei nostri interessi e per la sicurezza, mostriamo verso la razza negra un così grande disprezzo che chiunque discenda da essa [...] resta segnato da un marchio indelebile». In Brasile, l’emancipazione era considerata come un potente mezzo di pressione, attraverso il quale i padroni esercitavano un forte controllo sui loro schiavi e seminavano la discordia tra di loro. Nelle colonie spagnole dei Caraibi, nel secolo XVI si sviluppò un sistema di emancipazione graduale mediante riscatto: gli schiavi emancipati continuavano a dipendere dai loro padroni ed erano pertanto obbligati a rispettarli ed onorarli o a lavorare per loro.

La schiavitù nei Caraibi fu qualcosa di più di un istituzione con le proprie leggi, i propri usi e i propri metodi di mantenere l’ordine. In realtà, costituì un sistema assolutamente «totalitario» di sfruttamento economico, politico, sociale e sessuale, basato sulla forza, la violenza e su una ideologia, il razzismo. Il rituale con cui gli schiavi erano integrati nel sistema doveva cancellare il loro passato, la loro cultura e distruggere la loro condizione di uomini liberi e membri della società. Solo il tentativo di fuga permetteva allo schiavo fuggiasco di riappropriarsi della sua identità di uomo (riprendendo il suo nome africano) e della sua forza-lavoro. Qual era la sorte degli schiavi fuggiaschi? Potevano imboscarsi e formare piccole bande che vivevano di brigantaggio. di Haiti.