IL VELO

Nella società Tuareg il velo serve a distinguersi tra i gruppi, ma soprattutto a proteggersi dalla sabbia, ed è fermato da un fermavelo.

Il primo velo è consegnato al momento della pubertà:

il ragazzo riceverà dal padre il litham, composto di un'ampia calotta rossa coperta da un velo blu lungo circa 150 cm;

la ragazza riceverà dalla madre il tikest.

L'uomo sposato, oltre al litham, ha altri 2 veli: il cheche, costituito da una fascia alta circa 20 cm e lunga fino a 3 m è realizzato in cotone bianco o blu sfumato fino ad arrivare al nero, ed il taguelmoust, che è il velo delle feste ed è costituito da una fascia alta 20 cm, lunga 7 m, fatto di finissimo cotone indaco. Il velo degli uomini copre anche la bocca perché si dice che protegga dagli spiriti negativi.

Il velo della donna sposata è l'afer, ed ha funzioni sia estetiche che di riparo per se per un eventuale bambino piccolo; è grande 3 m per 2 ed è formato da bande di tessuto nero, ricamate di motivi geometrici, e lascia il viso della donna sempre scoperto. Il velo delle donne per le feste è l'alechou, in leggerissimo voile di cotone color indaco o bianco. Le donne si truccano strofinando i lembi del velo sulle labbra.

Tutti i veli sono gelosamente conservati e curati quando non si indossano, evitando così frequenti lavaggi, che li rovinerebbero.

 

INDIETRO