Dopo la prima guerra mondiale (1914-1918), il ripristino di una pace stabile in Europa era compito di assoluta priorità. Il Trattato di Versailles aveva posto le basi di questo processo, tuttavia si trattava di una pace imposta, di un Diktat che i paesi vinti non potevano accettare. L’applicazione schematica del principio di nazionalità, gli squilibri economici, l’affermarsi di nuovi equilibri di potere e la nascita di nuovi Stati crearono un complesso di tensioni che mettevano costantemente alla prova il sistema costruito a Versailles. In particolare era necessario risolvere la questione tedesca, favorendo un riavvicinamento tra vincitori e vinti. In questo contesto si inseriscono gli Accordi di Locarno, elaborati durante la Conferenza di Pace tenuta a Locarno dal 5 al 16 ottobre 1925 e firmati a Londra il 1 dicembre dello stesso anno.   

 

I trattati e le convenzioni 

Noti nel loro complesso come Patto di Locarno, i trattati e le convenzioni sono di diversa tipologia, e non sono stati tutti firmati dalle stesse potenze. Il trattato principale, detto Patto Renano, tra Germania, Francia, Belgio, Gran Bretagna e Italia, prevedeva una garanzia collettiva delle frontiere francese e belga con la Germania, la smilitarizzazione di una zona sulla sponda sinistra del Reno, il divieto di ogni aggressione e l’obbligo di ricorrere all’arbitrato pacifico in caso di controversie. La Gran Bretagna e l’Italia, in qualità di potenze garanti, si impegnavano ad intervenire in aiuto dello Stato che fosse stato vittima di un’aggressione. 

Due convenzioni firmate dalla Germania, l’una con la Francia e l’altra con il Belgio, definivano la procedura arbitrale da seguire in caso di conflitto. 

La Germania, in quest’occasione nuovamente trattata alla pari delle altre potenze, accettò così i confini occidentali scaturiti dalla guerra (ed in particolare la cessione dell’Alsazia-Lorena). 

La Germania concluse inoltre trattati d’arbitrato con la Polonia e con la Cecoslovacchia, in cui si stabiliva di voler regolare secondo il diritto internazionale e mediante il ricorso ad una procedura d’arbitrato le eventuali divergenze. 

 

Una pericolosa illusione? 

Il Patto di Locarno entrò in vigore nel 1926, quando la Germania fu accolta in seno alla Società delle Nazioni: fu l’inizio di un breve, ma intenso periodo di distensione e di collaborazione. 

Gli accordi furono denunciati da Hitler il 7 marzo 1936 con l’occupazione militare della Renania, in un clima internazionale totalmente mutato e degradato. 

I giudizi sul Patto di Locarno non sono unanimi. Alcuni storici, scorgendo un collegamento diretto con gli eventi che portarono alla seconda guerra mondiale, considerano questi trattati un “pezzo di cartaâ€