• Negli stessi anni, il secondo Concilio di
Lima tentò di limitarne l'uso presso le popolazioni indigene perchè " sostanza inutile,
atta a suscitare le pratiche sciamaniache e le superstizioni degli Indios
". Ma ormai, con già 2000 anni di tradizioni alle spalle le abitudini erano
radicate nella popolazione e la coltivazione della pianta aveva raggiunto il
suo apice. Dato che
le misure restrittive non avevano alcun effetto, la coca divenne quindi monopolio
di Stato, per passar, verso la fine dell'Ottocento, nelle mani d imprese private.
Bisognerà
attendere il diciannovesimo secolo, perchè si iniziasse a capire che cosa rendeva
le foglie di coca così uniche quando, nel 1860, Albert Niemann riuscì ad
isolare una sostanza, cui diede il nome di " cocaina ". Fu in
questo periodo che molti scienziati europei ed americani iniziarono a studiare
gli effetti psicostimolanti della cocaina e delle foglie di coca. Unanue,
Humboldt, Spruce, Markham e Mantegazza descrissero tutti con
grande chiarezza e dovizia di particolari gli effetti della sostanza.
Nel 1880 le foglie di coca entrarono nel Prontuario Farmaceutico
degli Stati Uniti d'America, mentre la cocaina fu approvata come
medicinale nel 1890. Sei anni prima in Europa, l'allora giovane neurologo
viennese Sigmund Freud aveva applicato i suoi studi sulla sostanza, che egli
raccomandava come toccasana per moltissime malattie, tra cui la
depressione di cui era afflitto e dalla quale diceva curarsi con basse dosi
croniche di cocaina.
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storia