XI'AN

 

Xi'an Hsian o Sian è una città della Cina centrorientale. Capitale della provincia di Shanxi (Shensi), è il centro culturale e industriale della valle del fiume Wei-Ho, ricca regione agricola. Negli anni Cinquanta ebbe inizio la rapida industrializzazione della città;le attività locali comprendono industrie tessili, metalmeccaniche, siderurgiche, chimiche e grafiche; vi si produce porcellana. E' sede dell'università Jiaotong, di un politecnico, di istituzioni culturali e biblioteche. E' servita da un aeroporto. Tra i monumenti di maggiore interesse si ricordano la tomba, di recente ritrovamento, del primo imperatore della Cina, Shi Huangdi, il museo della provincia di Shanxi, pagode risalenti al VII secolo, la grande moschea musulmana Qingzhen e le mura cittadine risalenti alla dinastia Ming. Xi'an, una delle più antiche città della Cina, fu capitale delle dinastie Chou, Qin, della prima dinastia Han, degli imperatori Sui e, con il nome di Changan, fu la capitale e la fiorente meta delle rotte commerciali dell'Asia centrale sotto i Tang. Abbandonata come capitale dopo la caduta della dinastia Tang, attraversò un lungo periodo di declino che durò fino alla dinastia Ming. Nel 1936 il leader nazionalista cinese Chiang Kai Shek venne rapito e tenuto prigioniero a Xi'an sino a che acconsentì a unirsi ai comunisti in un fronte unico contro i giapponesi.

 

Shi Huangdi (259-210 a.C.) fu il primo imperatore della Cina e fondò la dinastia Qin. Salì al trono dello stato feudale di Qin nel 246 a.C., completò il processo di unificazione iniziato dai suoi predecessori sottomettendo agli altri stati e autoproclamandosi imperatore della Cina ne1221. Dopo aver cacciato i nobili dalla capitale e aver tolto loro ogni potere, suddivise il paese in 36 regioni, retta ognuna da un governatore. Il potere fu centralizzato tramite un sistema monetario unificato, una lingua e una legislazione comuni a tutto l'impero; per difendere il territorio dalle incursioni degli Unni, venne iniziata la costruzione dei primo tratto della Grande Muraglia. Alla morte, nel 240 a.C., il primo imperatore fu sepolto nei pressi dell'odierna Xi'an in un mausoleo simbolicamente difeso da un esercito di 6000 guerrieri di terracotta a grandezza naturale.

 

L'armata di terracotta fu scoperta a Qin nel 1974 da alcuni contadini che stavano scavando un pozzo. Le statue si trovavano in una camera sotterranea, rivolte verso est e pronte al combattimento. Rappresentano probabilmente persone esistite nella realtà, e sono accompagnate da carri reali con briglie di bronzo e cuoio, e oggetti di giada e osso. Le armi comprendono archi, frecce, lance e spade di una lega che si è mantenuta incredibilmente lucida e tagliente. La tomba risale a circa 2100 anni fa e pare contenesse oggetti funebri che coprivano un'area di 50 km2 , come affermano anche scritture cinesi che descrivono un grande palazzo costruito sotto un tumulo per ospitare l'imperatore morto. La tomba vera e propria non è ancora stata dissotterrata, ma altri ritrovamenti comprendono una serie di grandi bronzi - i più antichi conosciuti in Cina - e oltre settanta sepolture.

 

La Grande Muraglia cinese si snoda per circa 6000 km nella zona settentrionale e nordoccidentale della Cina, da Qinhuang, sul golfo di Bo Hai, a est, fino alle vicinanze di Gaodai, nella provincia del Gansu, a ovest, con una ramificazione interna che corre verso sud dalle vicinanze di Pechino fino quasi ad Handan. E' l'unica costruzione dell'uomo visibile dallo Spazio, La porzione più estesa, di circa 2000 km, fu edificata durante il regno del primo imperatore cinese Shi Huangdi, a partire dal 220 a.C. ca., precedentemente erano state erette fortificazioni minori. Nei secoli seguenti, specie durante la dinastia Ming, si riedificarono in muratura i precedenti terrapieni e la Grande Muraglia fu estesa seguendo il corso dei fiumi e conformandosi al profilo delle montagne e delle vallate. Nella zona orientale per molte centinaia di chilometri la fortificazione è rimasta intatta.

                                                                                                                                                                          Eleonora Zari

 

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