Mario Mafai
Il colosseo
(Dalla serie degli sventramenti romani)

Nato nel 1902 a Roma, nel 1924 comincia a frequentare la scuola libera di nudo all'Accademia di Belle Arti e nel 1928 la Biblioteca di Storia dell'Arte di Palazzo Venezia.
Nel 1931 partecipa alla I Quadriennale di Roma e farą conoscere la sua opera in una mostra itinerante negli Stati Uniti. Nel 1932 espone alla XVIII Biennale di Venezia.
Nel 1939 si trasferisce a Genova per sottrarre alle leggi razziali antisemite la moglie Antonietta Raphaėl scultrice, alla quale si era legato dal 1925.


Scipione (secondo da sinistra
e Mafai (quarto da sinistra)


Mario Mafai, Antonietta Raphael
e le figlie Miriam, Giulia e Simona.
Roma, 1939.


Saletta del Caffč Greco, Roma
1945 (foto di Arthur Penn).
Da destra si riconoscono:
Brancati, Flaiano, Mafai,
Orson Welles, Lea Padovani,
Libero De Libero,
Sandro Penna (in piedi),
Vespignani (al centro),
Fazzini (in piedi), Levi,
Palazzeschi.


Nel 1940 vince il premio Bergamo e nel 1944 sarą tra i principali animatori della mostra   "Arte contro le Barbarie". Nel 1948  aderisce al P.C.I. e si impegna per un'arte contro il formalismo senza contenuti. Tiene la sua ultima personale nel 1964 alla galleria "L'Attico" di Roma. Muore a Roma nel 1965.

Breve sitologia:

http://www.scuolaromana.it/artisti/mafai.htm
Punti essenziali della vita di Mario Mafai con opere e documenti
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