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In questa pagina potrete trovare l'Introduzione e il Modello Organizzativo del Piano
dell'Offerta Formativa del liceo G. Berchet, per l'a.s. 2002/2003, così come è stato
approvato dal Collegio dei Docenti.
- Introduzione al Piano
dell'Offerta Formativa
- Il Liceo classico nell'ambito
della scuola italiana
- Storia del Liceo Berchet
- Il Liceo Berchet: connotati
e richieste dell'utenza
- Il Liceo Berchet nel contesto
attuale
-
Modello organizzativo
1
INTRODUZIONE AL P.O.F.
Le finalità della scuola discendono dal diritto primario di ogni soggetto
all'istruzione e all'educazione ai principi di libertà, eguaglianza, solidarietà
e giustizia.
Il P.O.F. indica in forma chiara ed essenziale i criteri cui attenersi ed
esplicita le regole di un corretto rapporto mirato a sollecitare una effettiva
partecipazione alle attività specifiche e proprie di tutti i soggetti in esse
coinvolti.
Il Liceo Berchet, con l'apporto delle competenze professionali del personale e
con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della
società civile, è responsabile della qualità delle attività educative e si
impegna a garantirne l'adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli
alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle
finalità istituzionali.
Questa scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità
educativa tra i diversi gradi dell'istruzione al fine di promuovere un armonico
sviluppo della personalità degli alunni e a tal fine garantisce l'elaborazione,
l'adozione e pubblicazione dei seguenti documenti:
a) Piano
dell'Offerta Formativa
b) Regolamento
d'Istituto aggiornato con lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti
c) Programmazione
educativa e didattica
Il Liceo Berchet, pertanto, s'impegna a fornire la più ampia informazione su
ogni aspetto dell'attività scolastica.
Sulla base dell'Intesa Formativa, elaborata nell'ambito ed in coerenza con gli
obiettivi formativi definiti ai diversi livelli istituzionali
- l'allievo deve conoscere:
gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo
il percorso per raggiungerli
le fasi del suo curricolo
|
- il docente deve:
esprimere la propria offerta formativa
motivare il proprio intervento didattico
esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di
valutazione
|
- il genitore deve:
conoscere l'offerta formativa
esprimere pareri e proposte
collaborare nelle attività
|
1.1 Il Liceo
classico nell'ambito della scuola italiana
Il periodo di profondi cambiamenti che la scuola pubblica italiana sta
attraversando e le continue e rapide trasformazioni della società attuale
impongono, da una parte, di potenziare il Liceo Classico come luogo e tempo di
approfondimento e di formazione, e dall’altra, pur mantenendo la sua
peculiarità, di adeguarsi a questi cambiamenti e di adottare quegli itinerari e
progetti didattici che consentano agli studenti di dotarsi di strumenti logici,
metodologici e culturali necessari per il prosieguo del proprio percorso di
formazione
Il Liceo Classico, pur con le trasformazioni che lo investiranno, è e rimarrà un
corso di studi, articolato in 5 anni, che mira alla formazione globale della
persona, non ad avviare gli studenti verso una particolare professione.
Tutte le discipline previste dall’ordinamento scolastico concorrono, ciascuna
con la sua specificità, allo sviluppo della personalità e del sapere.
Il sapere trasmesso, pur aperto a percorsi didattici più aderenti agli interessi
e alle esigenze degli studenti e della realtà che vivono, si caratterizza per
l’aspetto prevalentemente “classico”.
A conclusione del ciclo di studi classici, gli studenti dovranno uscirne
culturalmente preparati, aperti alla innovazione, ma consapevoli del percorso
umano, in grado di cogliere i multiformi aspetti e la complessità dell’attuale
società, consci delle loro possibilità, rispettosi del libero convivere civile.
1.2 Storia del Liceo
Berchet
La storia del Liceo Berchet è strettamente legata ad alcune importanti fasi
della legislazione scolastica italiana.
Tutto l'apparato scolastico della giovane Nazione Italiana fu impostato dalla
legge Casati, operante fin dal 1859 nel Regno Sabaudo. Con essa fu istituito
anche il Ginnasio-Liceo ad indirizzo classico che comprendeva 8 classi: 3 di
ginnasio inferiore, 2 di ginnasio superiore, 3 di liceo.
Il 21 luglio 1911 il Ministro della Pubblica Istruzione, Credaro, firmò la legge
n. 860 che istituiva sezioni di Liceo Moderno presso i Licei Classici, a partire
dalla IV ginnasio.
Veniva così a cadere la facoltà di opzione tra il greco e la matematica,
caratteristica del precedente ordinamento liceale, che infatti venne abolita con
il successivo Regio Decreto 28 settembre 1911 con cui contestualmente si
approvavano i nuovi programmi per l'insegnamento del greco e della matematica
nei Licei Classici.
Sono gli anni del grande sviluppo della borghesia milanese e, di conseguenza,
l'aumentata scolarizzazione superiore rende insufficienti i tre Licei Classici
già esistenti in Milano (il Beccaria, fondato nel 1810, il Parini, nel 1842, il
Manzoni nel 1884).
Pertanto, con il Regio Decreto 28 settembre 1911, n. 1274, "su proposta del
Ministro dell'Istruzione Pubblica, viene istituito in Milano un quarto Regio
Liceo-Ginnasio mediante l'erezione in istituto autonomo di un corso completo
delle classi parallele del Regio Liceo-Ginnasio Beccaria '.
Il Consiglio Comunale, presieduto dal Sindaco Emanuele Greppi, nella seduta del
29 novembre 1911, deliberò di intitolare al nome di Giovanni Berchet il quarto
Regio Liceo-Ginnasio di Milano.
R.D. 28 gennaio 1912 che intitola al nome di Giovanni Berchet
il quarto Regio Liceo Ginnasio di Milano
VITTORIO EMANUELE III
per grazia di Dio e per volontà della Nazione
RE D'ITALIA
Veduto il Nostro Decreto 28 settembre 1911, n. 1274 che istituisce in Milano un
quarto R. Liceo-Ginnasio,
Veduta la deliberazione 30 novembre 1911 del Consiglio Comunale di Milano,
approvata dal Consiglio Provinciale scolastico nella seduta del 30 dicembre
1911, con la quale si fanno voti perché il detto Istituto venga intitolato al
nome di Giovanni Berchet:
Sulla proposta del Nostro Ministro, Segretario di Stato per la Pubblica
istruzione;
Abbiamo decretato e decretiamo
Articolo unico
Il quarto R. Liceo-Ginnasio di Milano è intitolato al nome di Giovanni Berchet
Ordiniamo che il presente decreto. munito del sigillo dello Stato, sia inserito
nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando
a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare
Dato a Roma, addì 28 gennaio 1912.
VITTORIO EMANUELE
CREDARO
Visto. Il guardasigilli: FINOCCHIARO-APRILE.
L'apertura del nuovo Liceo-Ginnasio ebbe notevole risonanza e il Corriere della
Sera del 22 ottobre 1911, nella rubrica Corriere Milanese, intitola "Il
grandioso edificio scolastico di via Commenda", un lungo articolo in cui viene
fatta una minuziosa descrizione del nuovo stabile. Progettato dal capo divisione
dell'Ufficio tecnico municipale, ing. Ferrini, la sua costruzione, iniziata
nell'agosto 1910 su un'area di 5000 mq, comprendeva 30 aule "capaci cadauna di
almeno 40 alunni", gabinetti di fisica, di chimica, di storia naturale, per la
biblioteca, la presidenza, ecc. per una superficie complessiva di 2600 mq. "La
bella costruzione costerà in totale oltre 600.000 lire. E' non solo degno della
nostra città. ma certo uno dei migliori tra i tanti edifici scolastici che si
costruiscono, dai competenti giudicato il pili bello e moderno che sia stato
impiantato in Italia ".
L'ingresso del Ginnasio era al n° civico 22, quello del Liceo al n° 24, mentre
al n° 26 fu trasferita la Scuola Normale maschile Gherardini (scuola
elementare).
Dalla prima pagina del registro dei verbali del Collegio del Docenti - 24
ottobre 1911: 'Questa mattina, 24 ottobre alle ore 9. il Signor Preside (Prof
Carlo Camilli) ha convocato nel nuovo locale gl'insegnanti. che. su proposta del
collegio dei Presidi già comunicato al Ministero. dovranno costituire il primo
nucleo del personale del nuovo Istituto "
Erano presenti, per il Ginnasio, i professori: Giuseppe Pattarin, Alberto
Olivieri, Giacinto Carbonera, Laura Torretta, docenti di lettere, Ugo Ravazzoni,
di matematica, Carlo Ricci, di francese; per il Liceo i professori Domenico
Vasconi, docente di latino e greco e Temistocle Calzecchi, di fisica.
"Il programma di governo del Sig. Preside si compendia in queste parole molto
semplici. molto chiare. molto significative: Eguaglianza di diritti e di lavoro
per tutti".
Nel primo anno, 1911-12, il Berchet ebbe 10 classi. 4 di ginnasio inferiore, 1
di ginnasio superiore moderno - la quarta -, 1 di ginnasio superiore classico -
la quinta -, due prime, una seconda e una terza liceo classico. In totale 287
iscritti, dì cui 246 maschi e 41 femmine.
Nel 1922-23 al Berchet funzionavano 11 classi di ginnasio inferiore, 8 di
ginnasio superiore e liceo di tipo moderno e 8 di ginnasio superiore e liceo
classico
La riforma Gentile del 1923 che abolì il Liceo Moderno, istituendo il nuovo
Liceo Scientifico, portò al distacco dal Berchet delle classi a indirizzo
moderno. Esse formarono il primo Liceo Scientifico di Milano, il Vittorio
Veneto, che ebbe la sua prima sede in via Commenda 26, al posto della soppressa
Scuola Normale maschile Gherardini
Infine nel 1940 la legge 10 luglio n 899 soppresse le tre classi del ginnasio
inferiore e istituì la "Scuola Media".
Il Berchet assunse allora, con il distacco delle sezioni di ginnasio inferiore.
il suo attuale assetto.
Nei suoi 89 anni di vita il Berchet ha visto passare migliaia di studenti,
moltissimi dei quali hanno costituito, nel bene e nel male, il tessuto della
storia della nostra città, della sua economia. della sua cultura. Per citare
solo i più recenti (e più noti ai giovani che lo frequentano oggi) ricordiamo
Luchino Visconti, Don Lorenzo Milani, Andrea De Carlo, Paola Capriolo, Enrico
Ruggeri ma non possiamo certo dimenticare maestri di cultura e di vita come il
Prof. Poldo Gasparotto, il Prof. Pio Foà, martire nei lager nazisti, e il Prof.
Mario Untersteiner.
Oggi al Berchet funzionano 48 classi così distribuite
- 14 quarte ginnasio
- 10 quinte ginnasio
- 8 prime liceo
- 8 seconde liceo
- 8 terze liceo
Frequentano la scuola 1070 studenti
1.3 Il Liceo Berchet: connotati
e richieste dell'utenza
Il Liceo Berchet raccoglie un'utenza proveniente soprattutto dalla zona
circostante e dall'hinterland sudorientale, anche se, essendo un liceo di antica
tradizione, riceve l'iscrizione di chi lo sceglie indipendentemente dalla
vicinanza. Questo è certamente un incentivo per la direzione e per il corpo
insegnante dell'istituto che si rende conto di avere ereditato un'importante
responsabilità. La popolazione studentesca risulta eterogenea per preparazione e
provenienza sociale, con una prevalenza di alunni le cui famiglie sono
costituite da professionisti e operatori del terziario, non di rado formati nel
lIceo-classico e soprattutto nel Berchet stesso. Vivace è la presenza, sia
propositiva che critica, della componente genitori che trasmette ai propri figli
aspettative elevate nei confronti di questo tipo di scuola.
1.4 Il Liceo Berchet nel contesto attuale
Il Liceo Berchet propone un insegnamento rigoroso, finalizzato ad interagire in
forma dialettica con la realtà, aggiornato nelle metodologie, quindi capace di
percorsi anche pluri/interdisciplinari, con l'obiettivo di sviluppare negli
studenti senso critico, rigore metodologico, rispetto di un processo educativo
basato sulla propria ed altrui libertà, armonizzato, concordato e progettato nei
Consigli di Classe e in tutti gli organismi d'istituto competenti
Nell'attuale fase di cambiamento e di riforma della scuola media superiore ogni
attività didattica viene a trovarsi necessariamente in un processo di evoluzione
e trasformazione, per cui non si possono separare nitidamente l'insegnamento
"tradizionale" e una progettazione innovativa coerente con le nuove indicazioni
legislative.
Il Berchet è impegnato a ricercare, attraverso cambiamenti che non snaturino la
propria identità, una nuova fisionomia aderente alle nuove realtà e richieste.
1.4.a. -Finalità e obbiettivi
Per permettere agli studenti di inserirsi con maggior consapevolezza nel
percorso formativo loro proposto, ogni Consiglio di Classe si impegna a fornire,
elaborando l’Intesa Formativa, precise informazioni agli allievi e alle loro
famiglie sugli obiettivi educativi e didattici che intende raggiungere, sui
criteri di valutazione ai quali si atterrà durante l'anno, sugli strumenti e
tempi della programmazione del lavoro nelle materie impartite, sulle attività
comuni.
Questi obiettivi e criteri di valutazione sono:
- discussi e concordati nelle riunioni di materia
- definiti dal Collegio de Docenti.
Le finalità educative sono indicate nel P.O.F. e pertanto elaborate e approvate
dal Collegio dei Docenti e dagli altri Organi Istituzionali della scuola.
Ciascun Consiglio di Classe ne concorderà i modi e le forme dell'attuazione
tenendo conto dei caratteri specifici della classe. Dette finalità educative
saranno illustrate alle altre componenti nel primo Consiglio dl Classe aperto.
Qualunque informazione sulle finalità educative sarà, comunque, a disposizione
di chiunque volesse prenderne visione con le modalità indicate nella carta dei
servizi.
1.4.b. -Quadro orario
|
IV |
V |
I |
II |
III |
ITALIANO |
5 |
5 |
4 |
4 |
4 |
LATINO |
5 |
5 |
4 |
4 |
4 |
GRECO |
4 |
4 |
3 |
3 |
3 |
STORIA |
2 |
2 |
3 |
3 |
3 |
GEOGRAFIA |
2 |
2 |
|
|
|
FILOSOFIA |
|
|
3 |
3 |
3 |
MATEMATICA |
2 |
2 |
3 |
2 |
2 |
FISICA |
|
|
|
2 |
3 |
SCIENZE |
|
|
4 |
3 |
2 |
STORIA DELL'ARTE |
|
|
1 |
1 |
2 |
EDUCAZIONE FISICA |
2 |
2 |
2 |
2 |
2 |
LINGUA STRANIERA |
4 |
4 |
|
|
|
RELIGIONE |
1 |
1 |
1 |
1 |
1 |
TOTALI |
27 |
27 |
28 |
28 |
29 |
*** Nelle sezioni ginnasialí C-D-E-F la cattedra di
lettere, che raggruppa tutte le discipline umanistiche per un totale di 18 ore, è
suddivisa fra due docenti, mentre nelle altre sezioni è ricoperta da un unico docente. |
N.B. In tutte le sezioni, dall’anno scolastico 2002/2003 la lingua straniera
viene studiata anche nel triennio liceale.
Nelle classi 4D-4E-4F-4L-4M-4N-4O-5A-5C-5E la cattedra di lettere è suddivisa
tra due docenti, mentre nelle altre sezioni è ricoperta da un solo docente
QUADRO
ORARIO NELLE SEZIONI SPERIMENTALI
|
IV |
V |
I |
II |
III |
STORIA DELL’ARTE (SEZIONE E) |
2 |
2 |
2 |
2 |
2 |
TOTALI |
27 |
27 |
32 |
32 |
32 |
La situazione attuale, per quanto concerne l’insegnamento della lingua
straniera, è questa:
4A
INGLESE SPERIMENTALE N. 3
ORE
4B
INGLESE SPERIMENTALE N. 3
ORE
4C
INGLESE SPERIMENTALE N. 3
ORE
4D
INGLESE SPERIMENTALE N. 3
ORE
4E
INGLESE TRADIZIONALE N. 4
ORE
4F
INGLESE SPERIMENTALE
N. 3 ORE
4G
INGLESE/TEDESCO SPERIMENTALE N. 3 ORE + N. 3 ORE
4H
INGLESE SPERIMENTALE N. 3
ORE
4I
INGLESE SPERIMENTALE
N. 3 ORE
4L
INGLESE SPERIMENTALE N. 3
ORE
4M
INGLESE SPERIMENTALE N. 3
ORE
4N
INGLESE SPERIMENTALE N. 3
ORE
4O
INGLESE SPERIMENTALE N. 3
ORE
4P
INGLESE SPERIMENTALE N. 3
ORE
5A
INGLESE SPERIMENTALE N. 3
ORE
5B
FRANCESE/TEDESCO SPERIMENTALE N. 3 ORE + N.
3 ORE
5C
INGLESE SPERIMENTALE N. 3
ORE
5D
INGLESE SPERIMENTALE N. 3
ORE
5E
INGLESE TRADIZIONALE N. 4
ORE
5F
INGLESE SPERIMENTALE N. 3
ORE
5G
INGLESE SPERIMENTALE N. 3
ORE
5H
INGLESE SPERIMENTALE N. 3
ORE
5I
INGLESE SPERIMENTALE
N. 3 ORE
5L
INGLESE SPERIMENTALE N. 3
ORE
1A
INGLESE SPERIMENTALE N. 3
ORE
1B
FRANCESE SPERIMENTALE N. 3 ORE
1C
===
=== ===
1D
INGLESE SPERIMENTALE N. 3
ORE
1E
=== ===
===
1F
=== ===
===
1G
TEDESCO SPERIMENTALE N. 3 ORE
1H
INGLESE SPERIMENTALE N. 3
ORE
2A
INGLESE SPERIMENTALE N. 3
ORE
2B
FRANCESE SPERIMENTALE N. 3 ORE
2C
=== ===
===
2D
INGLESE SPERIMENTALE N. 3
ORE
2E
INGLESE SPERIMENTALE N. 3
ORE
2F
=== ===
===
2G
INGLESE/TEDESCO SPERIMENTALE N. 3 ORE+ N. 3
ORE
2H
=== ===
===
3A
INGLESE SPERIMENTALE
N. 3 ORE
3B
FRANCESE/TEDESCO SPERIMENTALE N. 3 ORE + N. 3
ORE
3C
=== ===
===
3D
INGLESE SPERIMENTALE
N. 3 ORE
3E
=== ===
===
3F
=== ===
===
3G
INGLESE SPERIMENTALE
N. 3 ORE
3H
=== ===
===
1.4.c. -Accoglienza,
orientamento, riorientamento
Particolare
attenzione sarà data all'accoglienza del ragazzi delle classi quarte
ginnasiali, classi che oggi costituiscono l'anno di conclusione dell’obbligo
scolastico (L. 9/99).
Accoglienza
Il progetto Accoglienza pianifica le iniziative da mettere in atto per la
fine dell'anno scolastico e soprattutto per il settembre successivo, volte
ad accogliere gli iscrivendi e coloro che si sono già iscritti.
L’impegno si concentrerà in due periodi dell’anno:
• accoglienza di aprile-maggio:
Si prevede l’organizzazione di 3 pomeriggi di accoglienza con la presenza di
3 insegnanti: lettere-Iingua e matematica, 18/20 ragazzi V^ ginnasio a
turno, per consigli e indicazioni varie.
• accoglienza a settembre:
Il coordinamento ORIENTAMENTO offrirà:
• una presentazione delle strutture del liceo
• la partecipazione alla premiazione dei vincitori dei concorsi riservati ai
neoiscritti.
• L'organizzazione di un concerto musicale riservato ai neoiscritti
Nel primo periodo di scuola ogni Consiglio di Classe, secondo modalità
autonomamente deliberate, agevolerà l'inserimento di ogni studente nella
nuova realtà scolastIca attraverso la conoscenza degli spazi (laboratori.
palestre, biblioteca, ecc.), dei servizi offerti dall'istituto (gruppi
teatrali, giornale, gruppi sportivi. orientamento, spazio C.I.C. tutoring,
riorientamento e altre attività culturali tese a valorizzare il protagonismo
giovanile) e del funzionamento dell'istituto (illustrazione della Carta dei
Servizi e del P.O.F.).
I Consigli di Classe accerteranno i livelli di partenza sulla base dei quali
sì dovrà con maggior efficacia impostare il lavoro scolastico.
A tal fine verranno collegialmente individuati gli strumenti più efficaci:
colloqui orali, test d'ingresso, ecc. Anche per le altre classi, nella prima
parte dell'anno scolastico, sarà attuata una forma d'accoglienza con un
duplice obiettivo:
- verificare il lavoro e gli approfondimenti assegnati durante il periodo
estivo:
- porre le basi, attraverso la necessaria attività didattica, per la
successiva verifica della colmatura del debito formativo assegnato l’anno
precedente (per gli studenti interessati)
- mettere a fuoco le linee della programmazione, presentare e discutere gli
obiettivi cognitivi ed educativi di ogni materia
Progetto per il successo formativo
Sintesi: in tale progetto confluiscono diverse attività finalizzate al
successo formativo e, in generale, all'incremento del benessere a scuola. Si
tratta sia di tre tipi di iniziative rivolte:
• agli allievi (counseling psicologico e progetti di educazione sanitaria)
• agli allievi e alle famiglie (riorientamento e sostegno allo studio)
• ai genitori (incontri serali sui problemi dell'adolescenza, legati alle
dinamiche educative e ai problemi scolastici).
Astrolabio
Astrolabio è il progetto che si occupa dell’orientamento in uscita e si
propone di prevedere i percorsi universitari o comunque post-diploma degli
alunni del Berchet in uscita. Si tratta dell'attività volta ad orientare gli
studenti in uscita, per offrire loro consigli e suggerimenti perché scelgano
con la maggiore consapevolezza possibile.
E' un servizio obbligatorio che la normativa prevede in orario curricolare,
da mettere in atto entro novembre per le classi terze e a primavera per le
seconde, che dovranno preiscriversi a loro volta nel novembre successivo.
Il progetto Astrolabio prevede:
• di diffondere il materiale che arriva per le classi terze e seconde;
• di favorire la partecipazione alle giornate di orientamento proposte dalle
università e da altri enti (Assolombarda, Campus Orienta Giovani, Campus
Job, etc.)
• di favorire I'accesso alle postazioni multimediali del liceo per visitare
i siti universitari e anche il sito www.murst.it
dal quale si possono effettuare le preiscirizioni entro il 30 novembre 2002
• di rilevare tramite un questionario le intenzioni degli studenti (2
opzioni) per organizzare incontri,
• di organizzare, sulla base dei risultati e in orario mattutino, con
esperti qualificati sulle tematiche relative alla scelta incontri/sportello
orientamento (quinta e/o sesta ora della mattinata con le facoltà
interessate. Si prevedono incontri per un massimo di 25/30 alunni; in caso
di maggiori adesioni verrà replicato l'incontro.
1.4.d. -Recupero, affinamento, approfondimenti
Il recupero deve essere posto all'interno della programmazione didattica di
ciascun docente e di ciascun Consiglio di Classe. Fin dall'inizio dell'anno
scolastico deve trovare spazio adeguato nel plani dl lavoro disciplinari e
interdisciplinari di tutte le classi nella loro interezza.
Ogni Consiglio di Classe ha la facoltà dl sospendere per brevi periodi il
normale svolgimento dei programmi al fine di attuare in tutta la classe un
lavoro di recupero/rinforzo delle abilità, studiato appositamente. Tale
attività risulta ufficialmente negli atti amministrativi della scuola.
Tenendo in conto la limitata copertura finanziaria, per il recupero,
affinamento, approfondimento:
- si prevedono interventi particolari per il recupero delle abilità di
singoli studenti che mostrino difficoltà obiettive in alcune discipline (
esclusi pertanto gli studenti che non raggiungono gli standard minimi di
sufficienza per carenza di impegno soggettivo)
- viene assegnato un monte ore per ogni Consiglio di Classe che il Consiglio
d'Istituto stabilisce all'inizio di ciascun anno scolastico. Tale monte ore
viene distribuito nel corso dell'anno scolastico secondo modalità decise dai
singoli Consigli di Classe ( cadenza settimanale, quindicinale, ecc.). In
tal modo i consigli di classe assumono consapevolmente la responsabilità
didattica che compete loro e l'autonomia di programmare, nella cornice
indicata dal Collegio dei Docenti. secondo le esigenze e le specificità di
ciascuno.
- le classi terze liceo attuano, nell’ambito delle risorse assegnate, gli
opportuni affinamenti, la definizione di percorsi pluri/interdisciplinari, e
tutto quanto necessario in vista dell’Esame di Stato conclusivo
1.5.e. -Valutazione e criteri di promozione
(attualmente in vigore; cfr. punto 3 O.d.G. 5/12)
Il Liceo Berchet considera la valutazione come il risultato di un processo
dialettico fra l'autonomia e la specificità del Consiglio di Classe e il
Collegio, che con l'elaborazione di propri criteri generali deve assolvere
al compito di offrire un orientamento chiaro e unitario ai diversi Consigli
di Classe C'è da considerare, inoltre, come la valutazione richiami una
serie di problematiche didattiche ed educative. in particolare, essa
comporta come fondamentale la centralità dello studente in un percorso
didattico ed educativo che deve tendere allo sviluppo armonico e completo
della sua persona nell'acquisizione delle competenze specifiche del corso di
studi intrapreso, che, nel caso del liceo classico. deve essere propedeutico
a tutti gli indirizzi universitari.
Perciò, si può affermare che l'atto della valutazione non è un evento una
tantum, ne tantomeno può coincidere con la sommatoria delle conoscenze
disciplinari traducibili nei voti numerici tradizionali.
La valutazione deve essere intesa come un atto più articolato. come la
risultante della programmazione. della precisazione degli obiettivi
collettivi e individuali verificati durante l'intero anno scolastico, il che
implica anche una funzione diagnostica e propositiva.
Pertanto vengono fissati come parametri fondamentali della valutazione da
indicare ai Consigli di classe per la determinazione della promozione degli
studenti alla classe successiva, i seguenti criteri:
CRITERI DI PROMOZIONE PER L'ANNO DELL'OBBLIGO
1.-Rilevazione dei risultati ottenuti nelle singole discipline.
2.-Individuazione del tipo e della gravità delle carenze al fine di individuare
concrete possibilità di recupero.
3.-Valutazione del percorso compiuto nell'ambito delle competenze (rilevazione e
valutazione della differenza tra il livello individuale di partenza e quello
finale). Per rilevazione e valutazione nell'ambito delle competenze si rimanda a
quanto stabilito nelle riunioni per materia del 28/11/00 sui "saperi minimi" .
4.-Valutazione della capacità di seguire le indicazioni dei docenti in modo
produttivo.
5.-Valutazione della capacità di elaborare un metodo di studio autonomo.
6.-Individuazione delle possibilità di recupero nell'ambito delle carenze
individuate.
7.-Valutazione del recupero effettuato.
8.-Valutazione dell'atteggiamento nei confronti dello studio.
CRITERI DI PROMOZIONE PER GLI ANNI SUCCESSIVI
1.-Rilevamento della misurazione oggettiva del
livello di profitto ottenuto nelle singole discipline.
2.-Individuazione del tipo e della gravità delle carenze.
3.-Valutazione del percorso compiuto dall'alunno e relativa rilevazione e
valutazione della differenza tra il livello individuale di partenza e quello
finale nell'ambito delle competenze. Per rilevazione e valutazione nell'ambito
delle competenze si rimanda a quanto stabilito nelle riunioni per materia del
28/11/00 sui "saperi minimi".
4.-Valutazione della capacità di studiare in modo autonomo.
5.-Valutazione della capacità di conseguire una preparazione che abbia
caratteristiche pluridisciplinari e interdisciplinari da affinare gradualmente.
6.-Valutazione delle possibilità di recupero nell'ambito delle carenze
individuate.
7.-Valutazione del recupero effettuato .
8.-Valutazione del curriculum scolastico.
9.-Valutazione del comportamento nei confronti dello studio che evidenzi
l'impegno, la partecipazione, la disponibilità al dialogo didattico-educativo,
la determinazione.
Attribuzione
del credito scolastico e formativo
A.-Credito scolastico
1.-Ad ogni studente saranno assegnati i voti
in tutte le materie e verrà stabilito un primo punteggio sulla base della media
dei voti stessi.
2.-L’aumento fino fino al massimo della banda
di oscillazione del punteggio della media dei voti terrà conto, per quanto
riguarda il credito scolastico, di questi elementi :
a.-profitto
b.-frequenza
c.-interesse, impegno e rapporto costruttivo all’interno della comunità
scolastica
d.-attività complementari e integrative
3.-Per il credito scolastico [con riferimento ai punti a), b), c) del punto 2]
si terrà conto anche dell’andamento degli anni precedenti.
4.-Sono elementi utili per l’attribuzione di 1 o 2 punti per le attività
complementari e/o integrative tutte le attività interne organizzate dalla
scuola, di cui i docenti abbiano verificato la ricaduta sul piano curriculare.
In particolare:
-partecipazione a conferenze o cicli di conferenze
-partecipazione motivata e responsabile al cineforum, al gruppo Scala, al
giornalino scolastico, al gruppo sportivo, al coro della scuola.
-conseguimento di borse di studio per titoli e/o concorsi interni
-conseguimento di premi sportivi.
B.-Credito formativo
I Consigli di Classe devono decidere caso per caso sulla base
del D.M. n.34 del 10/2/1999, art.2, che sottolinea la necessità di una
“rilevanza qualitativa” delle esperienze, anche con riguardo alla formazione
personale, civile e sociale dei candidati. Queste esperienze non devono essere
state occasionali e devono, pertanto, avere avuto anche una significativa
durata.
Anche per il credito formativo si potrà arrivare ad un aumento che copra
l’intera banda di oscillazione.
Le esperienze devono:
-essere esterne alla scuola
-riguardare iniziative culturali (compresa lingua straniera e musica),
artistiche, ricreative, legate alla tutela dell’ambiente, di volontariato, di
solidarietà, di cooperazione
-essere documentate
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