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CIRCOLARE N. 136 RIS
Ai docenti delle classi ginnasiali
Oggetto: Spettacolo teatrale "Quasi perfetta"
Per il giorno lunedì 20 aprile p.v. il Teatro Leonardo ci offre la possibilità di assistere ad una replica dedicata dello spettacolo “Quasi perfetta” alle ore 15,00 (è necessario essere in teatro per le 14,30).
Si tratta di un' importante occasione per affrontare con gli alunni delle classi ginnasiali un problema di straordinaria gravità quale quello dei disordini affettivi e comportamentali (si veda il foglio esplicativo allegato). Per le V ginnasio sarebbe inoltre utile complemento al corso di educazione all'affettività e sessualità di prossimo svolgimento.
Lo spettacolo potrà tenersi se si raggiungerà un numero di c.ca 300 partecipanti.
Il costo per studente è di € 9,00.
I docenti interessati ad accompagnare la propria classe dovranno comunicarlo entro il 20 febbraio alla prof.ssa GALLI.
Le quote andranno consegnate entro fine marzo alla Prof.ssa ALVINO.
La Commissione Sostegno alla Formazione
Le Funzioni Strumentali per i Servizi agli Studenti
Prof.sse Galli e Marini Scotti
Milano, 11 febbraio 2009
Il Collaboratore Vicario |
Il Dirigente Scolastico |
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QUASI PERFETTA (Teatro Leonardo)
Testo di Valeria Cavalli
con Giulia Bacchetta
Progetto della Compagnia teatrale Quelli di Grock
In scena Giulia Bacchetta racconta la storia di Alice, una ragazza per molto tempo anoressica, ma ormai allontanatasi dall'urgenza del problema. La sua è una vicenda come tante, in cui un disagio adolescenziale, apparentemente nella norma, si trasforma e si amplifica fino a sfociare in una grave patologia. Intorno ad Alice, evocate dall'attrice stessa, ruotano alcune figure significative: una madre competitiva e poco accogliente, un padre pressochè assente, un'amica, Irene, un amore mai corrisposto, Pietro, infine Adele, la custode del palazzo in cui vive Alice, l'unica in grado di dare alla ragazza affetto e comprensione.
Il percorso di Alice racconta un dolore, un'inadeguatezza di vivere che, in questo caso, si trasforma in anoressia, ma che può assumere il volto della depressione, della dipendenza, di un problema psichico. In questo diario fatto di flash-back, ricordi e immagini, vediamo la sua personalità trasformarsi e i suoi pensieri diventare ossessione; ci addentriamo lentamente nel suo disagio che esordisce -come spesso avviene- in modo subdolo per poi farsi eclatante e disperato. E' nelle parole che la protagonista pronuncia alla fine del monologo che scopriamo la risposta: di anoressia si può guarire attraverso un percorso di cura. Alice avrà il coraggio di chiedere aiuto e troverà la forza che le permetterà di camminare da sola.