Liceo Ginnasio "Giovanni Berchet"

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MOZIONE DEL COLLEGIO DOCENTI DEL 16 DICEMBRE 2005

 

 Il Collegio dei Docenti del Liceo Berchet, riunitosi in seduta straordinaria il 16 dicembre 2005 per valutare la situazione venutasi a creare all’interno dell’istituto in seguito all’autogestione promossa da una parte degli studenti,

 visto che

     v     era stata avanzata in collegio docenti dai rappresentanti degli studenti del C. d’I. una proposta di  sospensione delle normali attività didattiche per dedicare 5 giorni all’approfondimento di tematiche di attualità, da attuarsi con l’aiuto di docenti disponibili a collaborare, e che veniva richiesta l’interruzione di verifiche e compiti in classe;

v     il Collegio dei Docenti, nella seduta del 13/12, aveva accolto tale richiesta e aveva:

a) proposto di differire il periodo per l’attuazione (invece che dal 15/12 al 20/12 come proposto dagli studenti, dedicare alcuni giorni nella seconda settimana di febbraio al termine degli scrutini del primo quadrimestre);

 b) dato mandato alla Commissione Didattica di incontrare gli studenti per puntualizzare assieme il programma presentato che, pur nell’apprezzamento per lo sforzo organizzativo mostrato, necessitava di approfondimenti per permettere una reale condivisione con i docenti.

v     Nelle prime ore della mattinata del 14/12 gli studenti rappresentanti sono stati ricevuti dal vicepreside che ha comunicato loro le decisioni del collegio. Nel pomeriggio della stessa giornata, prima della riunione del collettivo, è stata anche fornita in forma scritta dal preside la delibera assunta.

Nel corso del pomeriggio, dopo avere espresso valutazioni negative sulla conduzione dell’assemblea studentesca, i quattro rappresentanti degli studenti hanno convenuto sulla necessità di sentire democraticamente il parere di tutti gli studenti il giorno dopo alla prima ora, attraverso una formale votazione scritta.

 v     Il 15/12 all’arrivo a scuola si è constatata una spaccatura tra i 4 rappresentanti degli studenti poiché i 2 allievi del collettivo avevano avuto un ripensamento e volevano in ogni caso attuare l’autogestione. In presidenza, nel corso delle prime ore della mattinata, c’è stato un confronto teso a ricucire le divisioni e trovare una via di uscita accettabile. La soluzione proposta è stata quella di rivotare il giorno dopo, in un clima meno confuso e anche per permettere a tutti di votare (molte classi erano assenti perché, nella mattinata del 15, partecipavano ad una iniziativa fuori dall’istituto). Questa mediazione non è stata accettata e gli studenti hanno attuato una votazione in modo estremamente confuso che ha dato come risultato, tra i 700 studenti presenti, la non approvazione delle proposta rilanciata dal collegio docenti.

IL COLLEGIO DEI DOCENTI

 1.      esprime con forza e senza riserve la propria contrarietà a forme di illegalità che lacerano i rapporti all’interno della comunità scolastica, impediscono di fatto il diritto allo studio, costituiscono, con l’atteggiamento di prevaricazione di alcuni, un momento di negazione del processo educativo alla cui base c’è il libero e democratico confronto delle idee

 2.      constata che è stata rifiutata la proposta concreta del collegio del 13/12 di costruire, docenti e studenti assieme, un momento educativo positivo e di crescita attraverso una cooperazione

3.      ribadisce la necessità del ripristino immediato della normalità, condizione indispensabile per riannodare il rapporto con gli studenti

      4.      stigmatizza la disponibilità di esponenti della società civile a fungere da relatori in situazioni non legali attuate da una minoranza

      5.      sottolinea che, ai partecipanti all’autogestione di questi giorni, devono essere applicate le norme che regolano la vita della comunità scolastica.

Pertanto, tutte le assenze degli studenti partecipanti all’autogestione devono essere notificate dalle famiglie alla scuola tramite il libretto delle giustificazioni e la scuola prenderà atto di tali dichiarazioni, non potendo in alcun caso giustificare la partecipazione ad una pratica illegale.

Le assenze restano ingiustificate e saranno valutate nelle sedi opportune. E’ appena il caso di ribadire, inoltre, che i responsabili dei danni saranno chiamati a risponderne personalmente.


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