Liceo Ginnasio "Giovanni Berchet"
Via della Commenda, 26 – 20122 Milano
Codice Fiscale 80126450156
Tel. 025450709 (segreteria) - Fax 0255017570
Tel. 0255182669 (presidenza)
E-mail: berchet@liceoberchet.it
WEB: www.liceoberchet.it

Certificato n. 152456

Casella di testo: Da leggere agli studenti – Alla firma dei docenti e del personale ATA 

 

Circolare n.   71

 

AI DOCENTI
AL PERSONALE ATA
AGLI STUDENTI
ALLE FAMIGLIE

“CONCERTO DI NATALE”

            Come ormai tradizione del Berchet, anche quest’anno verrà organizzato nella palestra femminile della scuola il concerto di Natale a cura dell’Associazione Berchettiani: un’occasione culturale importante per scelte musicali e qualità degli esecutori.

            Il concerto, ad opera di affermati musicisti ex berchettiani ed attuali studenti della nostra scuola, è arrivato alla VI edizione e si terrà lunedì 13 dicembre p.v. alle ore 20.30.

           

Milano, 22 novembre 2004

                 Il collaboratore vicario                                                      Il preside
                    Prof. Pietro DE LUCA                                          Prof. Innocente PESSINA

 


Liceo Ginnasio "Giovanni Berchet"
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Certificato n. 152456

E

 

Cari amici, in occasione dell’annuale brindisi natalizio, siamo lieti di presentarvi il programma della serata:

Lunedì, 13 dicembre 2004, ore 20,30 precise, liceo Berchet

Coro del Berchet           Brani annunciati estemporaneamente.

Astor Piazzolla              “Le Grand Tango”, per violoncello e pianoforte.

                                       Marco Dell’Acqua, violoncello, III G.

                                       Gabriel Mengher, pianoforte.

Alexander Skrjabin                Tre studi: op. 2 n° 1, op. 42 n° 4; op. 8 n° 12.

           Luca Zilianti, pianoforte, II G.

Camille Saint-Saens              Dal “Carnaval des animaux”: “Le cygne”

          Marco Dell’Acqua, violoncello, III G.

          Luca Zilianti, pianoforte, II G.

Frédéric Chopin            Ballata n° 3 in la Ь magg. op. 47.

                                           Maria Francesca Patria, pianoforte.

Franz Liszt                     “Rigoletto”, parafrasi da concerto.

                                       Adalberto Maria Riva, pianoforte.

                               ÛÛÛÛÛÛÛÛÛÛÛÛÛÛÛÛ

Antonio Vivaldi              Da “Il Cimento dell’Armonia e dell’Inventione” opera VIII:

                               “Le Quattro Stagioni”

Concerto in Mi magg. per Violino, Archi e Cembalo

“La Primavera”

Allegro – Largo – Allegro

Concerto in Sol minore per Violino, Archi e Cembalo

“L’Estate”

Allegro  non molto – Adagio – Presto

Concerto in Fa magg . per Violino, Archi e Cembalo

“L’Autunno”

Allegro – Adagio molto – Allegro

Concerto in Fa min. per Violino, Archi e Cembalo

“L’Inverno”

Allegro non molto – Largo – Allegro

Orchestra “Costa Ensemble” diretta da Carlo Villa

Violino principale: Ruggero Fededegni

Ringraziamo per la preziosa ed apprezzata collaborazione il preside, professor Innocente Pessina, il vicepreside professor Pietro De Luca ed il professor Andrea Benaglia. Questo concerto è stato possibile grazie a Ruggero Fededegni e Carlo Villa.

 

 

Antonio Vivaldi

Sonnetti dimostrativi.

 

La primavera

 

A     Giunt’è la Primavera e festosetti

B     La salutan gl’Augei con lieto canto,
C     E i fonti allo spirar de’ Zeffiretti

Con dolce mormorio scorrono intanto:

 

D    Vengon’ coprendo l’aer di nero amanto

E Lampi, e tuoni ad annuntiarla eletti

E     Indi tacendo questi, gl’Augelletti;

Tornan’ di nuovo al lor canoro incanto:

 

F     E quindi sul fiorito ameno prato

Al caro mormorio di fronde e piante

Dorme ‘l Caprar col fido can’ à lato.

 

G    Di pastoral Zampogna al suon festante

Danzano Ninfe e Pastor nel tetto amato
 

Di primavera all’apparir brillante.

 

 L’autunno

 

A     Celebra il Vilanel con balli e canti

       Del felice raccolto il bel piacere

B     E del liquor di Bacco accesi tanti

C    Finiscono col sonno il lor godere

 

D    Fà ch’ogn’uno tralasci e balli e canti

       L’aria che temperata dà piacere,

       E la Staggion ch’invita tanti e tanti

       D’un dolcissimo sonno al bel godere.

 

E     I cacciator alla nov’alba à caccia

       Con corni, schioppi, e canni escono fuore

F     Fugge la belva, e seguono la traccia;

 

G    Già sbigottita, e lassa al gran rumore

       De’ schioppi e canni, ferita minaccia

H     Languida di fuggir, mà oppressa muore.

 

L’estate
 

A     Sotto dura staggion dal sole accesa

       Langue l’huom, langue ‘l gregge, ed arde il Pino;

B    Scioglie il Cucco la Voce, e tosto intesa

C    Canta la Tortorella e ‘l gardellino.

 

D    Zeffiro dolce spira, mà contesa

       Muove Borea improviso al suo vicino;

E    E piange il Pastorel, perche sospesa

       Teme fiera borasca, e ‘l suo destino;

 

F     Toglie alle membra lasse il suo riposo

       Il timore de’ Lampi, e tuoni fieri

       E de mosche, e mossoni il stuol furioso!

 

G    Ah che pur troppo i suoi timor son veri

       Tuona e fulmina il Ciel e grandinoso

       Tronca il capo alle spiche e a’ grani alteri.

 

L’inverno

 

A     Aggiacciato tremar trà nevi algenti

B    Al severo spirar d’orrido Vento,

C    Correr battendo i piedi ogni momento;

D    E pel soverchio gel batter i denti;

 

E    Passar al foco i di quieti e contenti

       Mentre la pioggia fuor bagna ben cento

 

F     Camminar sopra ‘l giaccio e correr forte

G    Per timor di cader gersene intenti;

 

H    Gir forte, sdruzziolar, cader à terra

I      Di nuovo ir sopra ‘l giaccio e correr forte

L     Sin ch’ il giaccio si rompe, e si disserra;

 

M    Sentir uscir dalle ferrate porte

N    Sirocco, Borea, e tutti i Venti in guerra

       Quest’è ‘l verno, mà tal, che gioia apporte.