Liceo Ginnasio "Giovanni Berchet" Via della Commenda,
26 – 20122 Milano |
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FUNZIONE STRUMENTALE PER I SERVIZI AGLI STUDENTI
La Commissione per il
Sostegno alla Formazione composta dai docenti Dellachà, Olivotto,
Saglia, Sissa e coordinata dalle docenti Funzione Strumentale Galli e Marini
Scotti, si è riunita in corso d'anno tre volte (5 ore di attività). Vanno
aggiunte alle ore di impegno collegiale quelle di colloquio con
studenti/genitori.
La C. ha effettuato nel corso del primo trimestre una
rilevazione delle situazioni critiche
(nel complesso circa 90) in tutte le classi, da cui sono scaturiti dati
puramente numerici, senza indicazioni specifiche.
In seguito non
sono state fatte richieste di
intervento alla Commissione da parte dei Consigli di Classe o della
Dirigenza: dunque la gestione dei casi problematici è stata a completo
appannaggio dei Consigli di Classe, che evidentemente hanno maturato una
maggiore autonomia in questo senso. Vi sono stati contatti con colleghi, anche
con docenti coordinatori, ma episodici ed informali, salvo in un paio di casi.
Alcune richieste di colloquio sono state avanzate alle docenti F.S. da singoli
genitori. Pertanto non siamo in grado di riferire dell'andamento e dell'esito
della maggioranza dei casi critici rilevati.
Restiamo comunque convinte dell'importanza di una
comunicazione il più possibile condivisa sui casi ad alta criticità: essa non
lede la privacy dei colleghi, degli studenti o delle famiglie, come purtroppo
erroneamente si crede, ma tenta di creare una rete di supporto, onde evitare che
alcuni ragazzi si perdano. Non è mai troppo tardi per intervenire: il
riorientamento, reso così difficile dall'evoluzione delle norme scolastiche e
dalle abitudini dei dirigenti, può essere effettuato in qualunque momento
dell'anno, anche senza un immediato cambio di scuola.
Un'ultima nota sul dato degli
alunni ritirati (che rappresentano per altro solo una parte degli
alunni in difficoltà): su un totale di 61 ritirati nell'a.s., solo una decina
sono stati seguiti dai docenti della Commissione, in quanto allievi delle loro
classi. Restando ancora sul dato numerico, l'unico da noi in questo momento
interpretabile, ciò che emerge è l'alta percentuale di ritirati nelle classi
intermedie, V ginnasio (20 alunni) e II liceo (12 alunni). Ciò deve far
riflettere: forse noi docenti siamo portati a rimandare la valutazione negativa,
così che la situazione critica si manifesta con ritardo; forse le classi
intermedie portano i ragazzi ad una crisi di maturazione che noi non siamo
attrezzati ad affrontare.
Facendo seguito al lavoro tenuto nei due anni
scolastici precedenti si è svolta (ed è ancora in corso) l'attività di
auto-aggiornamento sul tema La
comunicazione nella dinamica educativa. Il corso, tenuto in collaborazione
con l'ITC Verri, avendo come sede di
svolgimento il medesimo Istituto, ha visto quest'anno la partecipazione di
28 docenti provenienti da
una decina di scuole di Milano ed
hinterland (oltre alle scuole proponenti hanno partecipato altri Licei classici,
Manzoni e
Parini, Licei scientifici,
Casiraghi di Cinisello e
Calvino di Rozzano, il Liceo Artistico
di Brera, gli Istituti Professionali
Sraffa e Luxembourg).
Sono stati presi in esame e discussi
in sei incontri una decina di casi,
anche relativi alla nostra scuola, ovviamente sempre nel rispetto della privacy.
I docenti
partecipanti del Berchet sono stati
sei.
L'impegno orario
per docente sarà al termine di
12 ore.
A presentazione del corso, sulla medesima tematica,
si è tenuta a novembre nella nostra scuola una
tavola rotonda, che ha registrato un'ampia partecipazione
soprattutto di genitori.
Alcuni spunti
comuni di riflessione emersi dal corso:
·
noi docenti crediamo di offrire qualcosa di adeguato ai bisogni di
studenti/famiglie, e lo offriamo, ma quello che proponiamo spesso non viene
recepito, da qui la necessità di affinare la comunicazione, far sì che diventi
sempre meno generica
·
non è mai troppo tardi, né troppo presto, per comunicare quello che
osserviamo
·
urge "trovare un posto" alle persone che giudichiamo inadeguate al tipo
di scuola; non possiamo mettere da parte nessuno, il che non significa
promuovere indiscriminatamente, ma accompagnare il soggetto nel trovare
alternative
·
è importante guidare i ragazzi, nella quotidianità del lavoro
scolastico, a confrontarsi nel rispetto reciproco, per aiutarli a comunicare sé
stessi in modo soddisfacente e non aggressivo
·
in caso di patologia la scuola può essere un valido appiglio
"psico-terapico", perché è l'ambito primario in cui un soggetto malato può
essere interessato ad altro che non sia la sua condizione (ciò ovviamenta accade
se a scuola qualcuno si interessa di lui).
3.Educazione
alla salute e prevenzione
Sono
stati realizzati i seguenti progetti:
·
educazione all’affettivitá e sessualità (V ginnasio e I liceo)
Sportello psicologico:
lo sportello di consulenza psicologica (CentroInformazioneConsulenza)
per studenti é stato anche quest’anno gestito dalla Dott.ssa Stefania Parmesani,
consulente della ASL Citta’ di Milano. La psicologa ha effettuato colloqui con
40 studenti (32 ginnasiali, 8
liceali, dei quali 31 ragazze e 9 ragazzi). Si è riscontrata una richiesta
notevolmente superiore rispetto all'anno precedente, che ha riguardato alunni
specialmente di IV ginnasio alle prese coi problemi relativi al cambiamento di
scuola. I problemi riportati sono stati tutti di natura fisiologica e
transitoria, tali da non comportare invii successivi a consulenze di tipo
psichiatrico. Come sempre il CIC si conferma uno strumento validissimo di
supporto per la gestione di situazioni
non gravi attorno a questi problemi: difficoltà rispetto alle richieste dei
docenti e senso di inadeguatezza, problemi relazionali coi compagni e
conseguente esclusione dal gruppo, difficoltà in relazione alla situazione
familiare, specie in presenza di separazione parentale. Mediamente la psicologa
ha avuto 3 colloqui con alunno, il che ha comportato un numero di colloqui ben
superiore al centinaio. In considerazione dell'aumentata richiesta si ritiene
opportuno per il prossimo anno un incremento del servizio, onde poter sopperire
adeguatamente al bisogno emerso.
Educazione all'affettività e sessualità:
hanno aderito al progetto 6 quinte ginnasio e 5 prime liceo per un totale
di 224 studenti (il numero dei “questionari di valutazione del progetto”
raccolti; la valutazione media degli interventi da parte degli studenti è stata
7). La dott.ssa Boerci e i suoi collaboratori si sono resi disponibili a
quattro incontri con gli adulti: due pomeridiani per i docenti (20 ottobre e
7 aprile) e due serali con i genitori (11 dicembre e 6 maggio). A questi
incontri hanno partecipato una trentina di genitori. I docenti presenti al primo
incontro erano solo quattro, mentre al secondo tredici. In tali incontri si è
tra l'altro discusso serenamente della dichiarata matrice cattolica del CAMeN.
Crediamo che ci sia stata una concordanza sull’intento di questi interventi che,
oltre all’aspetto informativo-tecnico, sia di favorire la ricerca di un
significato alle azioni di ciascuno, perché le scelte personali siano
consapevoli e rispettose dell’individualità degli altri.