Liceo Ginnasio "Giovanni Berchet" Via della Commenda,
26 – 20122 Milano |
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PROGETTO PER IL
SUCCESSO FORMATIVO
a.s. 2004-2005
Ai colleghi
In riferimento all’attivitá
svolta come Funzione Strumentale al POF nell’Area degli Interventi e Servizi per
gli Studenti, in qualitá di responsabile di vari progetti, propongo un sintetico
bilancio.
Progetto per il successo formativo: la Commissione di Sostegno alla Formazione, composta dai docenti Barbisotti, Beltrame, Benaglia, Bessi, Dellachá, Marini Scotti, Saglia e coordinata dalla sottoscritta, ha operato al fine di supportare i consigli di classe sui casi di studenti in difficoltá con il seguente impegno di lavoro, realizzato a scuola in riunioni di coordinamento, discussione dei casi, colloqui con famiglie e studenti:
36 ore lavorate dai docenti dei Consigli di Classe che hanno collaborato col servizio;
106 ore lavorate complessivamente dai docenti componenti la Commissione;
66 ore lavorate dalla docente Funzione Strumentale;
64 ore lavorate dalla Consulente esterna;
per un totale di 272 ore certificabili (rendo noto che è stata prevista retribuzione oraria solo per le ore svolte dai docenti della Commissione e per parte delle ore competenti la consulente esterna).
Sono stati presi in esame 42 casi, per la maggior parte di studenti quarto-ginnasiali (9 i casi di V ginnasio, 6 quelli segnalati al liceo) con la collaborazione di 15 colleghi, coordinatori di classe e non.
Sono sfuggiti alla segnalazione ed al conseguente studio del caso da parte della Commissione almeno 20 studenti di classi ginnasiali, che hanno richiesto il nulla osta o si sono ritirati per lo piú nel corso del primo quadrimestre.
Per i casi esaminati invece si è potuto effettivamente riorientare solo 6 studenti (14% dei casi esaminati), che sono stati indirizzati ad altro ordine di studi in corso d’anno; appena il 9% degli studenti ginnasiali segnalati in situazione difficile ha compiuto autonomamente la scelta di ritirarsi (dato in forte riduzione rispetto allo scorso anno), per altri é stato possibile invece recuperare motivazioni ed energie per concludere positivamente l’anno oppure per orientarsi, dal prossimo anno scolastico, verso una nuova scelta (22% circa sul totale dei casi visti).
Per 20 allievi e’ stata consigliata alle famiglie una consulenza psicologica (ma c’erano giá ragazzi in psicoterapia), che ha coinvolto la consulente esterna della Commissione, dott.ssa Di Giovanni, in 10 casi.
Valutazione e prospettiva futura: il lavoro della Commissione si è rivelato, come sempre, fruttuoso e coinvolgente nella fase di riconoscimento dei casi problematici; deve per altro diventare ancora piú precoce e tempestiva la segnalazione di situazioni gravemente insufficienti sul versante scolastico per soggetti giá ripetenti, onde evitare di arrivare a respingere lo stesso alunno per due volte consecutive.
Da rilevare, rispetto allo scorso anno, l’aumentata richiesta di colloqui da parte delle famiglie a partire dall’inizio dell’anno, con un picco attorno al mese di gennaio, dunque una domanda crescente di attenzione e di ascolto che si é focalizzata su questo Servizio, riconosciuto dai genitori come punto di riferimento.
La collaborazione dei colleghi è stata apprezzabile, in taluni casi veramente preziosa e generosa.
Si è fatto anche un tentativo di estendere l’attivitá della Commissione ai casi problematici che sempre piú emergono anche nelle classi liceali, nel contesto di un progetto regionale, approvato dal Dirigente Scolastico, dal titolo: “Sperimentazione di attivitá preventive in adolescenza: individuazione e intervento precoce nelle situazioni a elevato rischio di malattia mentale e strutturazione di una rete di coordinamento tra le unitá operative esistenti”, del quale è referente, per la neuropsichiatria dell’infanzia e adolescenza, la dott.ssa Di Giovanni. Il tentativo è risultato per ora infruttuoso, anche per la sua tardiva pubblicizzazione, il che non ha impedito ai Consigli di classe e ai docenti sensibili alla questione di rivolgersi alla sottoscritta autonomamente.
Resta da rilevare come, a fronte di un impegno come quello descritto, l’investimento dell’Istituzione scolastica sul progetto in esame sia risultato scarso; ritengo invece che vada sostenuto in ogni modo, anche con maggiori finanziamenti, un patrimonio di risorse umane come quello che questo Liceo, unico in Milano, va maturando nell’osservare il disagio e nell’affrontare le situazioni problematiche, sempre che si ritenga opportuno mantenere Commissione e servizi connessi.
Sportello psicologico: lo sportello di consulenza psicologica (CIC) per studenti é stato anche quest’anno gestito dalla Dott.ssa Stefania Parmesani, consulente della ASL Citta’ di Milano. La partenza del progetto è stata notevolmente ritardata da questioni di ordine burocratico-finanziario indipendenti dall’istituzione scolastica. In corso d’anno peró l’attivitá lo sportello ha ripreso quota.
La psicologa ha effettuato colloqui con 20 studenti, buona parte dei quali ginnasiali, quasi esclusivamente ragazze. I problemi riportati sono stati anche di una certa gravitá, infatti il 20% degli alunni ritenuti dai consigli di classe casi gravi sotto il profilo scolastico si é rivolto al CIC.
Rispetto allo scorso anno, quindi, è da sottolineare la maggiore complessità delle situazioni esaminate, nonché la propensione da parte degli alunni ad effettuare piú incontri con la dottoressa. Nell’ambito del progetto regionale sopra citato è stato poi promosso un coordinamento piú stretto tra la psicologa dello Sportello, la figura consulente della Commissione e la docente Funzione Strumentale, al fine di facilitare il lavoro in rete tra i professionisti che, a vario titolo, nell’ambito del Liceo si occupano di benessere e disagio degli studenti.
Educazione alla salute e
prevenzione: nel POF del Liceo sono
stati inseriti vari progetti di prevenzione sanitaria; quello riguardante i
comportamenti sessuali a rischio non ha potuto svolgersi per limitata
disponibilità di personale della ASL.
Si sono invece tenuti
regolarmente, e con discreto grado di soddisfazione dei docenti coinvolti
(colleghi di scienze del triennio), i progetti di educazione ambientale (due ore
per classe) e di prevenzione al fumo che hanno interessato varie classi di
triennio.
Con la collaborazione
dell’Assistente Sanitaria, Signora Giacomolli,
la prof.ssa Busca ha trovato il modo di allargare il discorso inserendo
brevi incontri (una-due ore per classe) sul tema del benessere (cfr. documento
allegato).
L’attivitá di prevenzione al
tabagismo ha comportato un dispendio orario di sei ore per classe (di cui due
extracurriculari) e si è conclusa
con la stesura di un questionario; condotta anch’essa d’intesa con l’ Assistente
Sanitaria, proseguirá l’anno venturo con le classi seconde della prof.ssa Busca.
Alle classi V ginnasio è stato
invece indirizzato un progetto di educazione sessuale, che si è svolto in tempi
diversi da quelli preventivati e con notevole decurtamento delle classi
inizialmente interessate, a causa del ritardo con cui la ASL ha reso note le
proprie disponibilità; tuttavia l’attivitá, che ha visto coinvolte quattro
classi di V ginnasio, si è rivelata positiva e soddisfacente sul piano dei
contenuti e della partecipazione.
Si sono impiegate nelle classi
24 ore curriculari in totale, per incontri che sono stati tenuti congiuntamente
da una psicologa ed una ginecologa della ASL. Al termine si é somministrato alle
classi un questionario di valutazione finale, che sará vagliato dalla
Commissione Qualitá.
Nell’ambito di questo progetto
si è avuto un dispendio orario di 15 ore complessive per i docenti coinvolti,
utilizzate in riunioni di collegamento con gli esperti sanitari. Ringrazio in
particolare le colleghe Braga e Sannino per la collaborazione prestata
nell’organizzazione e gestione del progetto, che si ritiene di poter utilmente
riproporre l’anno prossimo a classi il cui Consiglio dei docenti si mostri
motivato ad accoglierlo.
Nella prima parte dell’anno
scolastico, invece, la Signora Giacomolli, in collaborazione con la dott.ssa
Gungui, psicologa tirocinante, ha condotto in otto classi di IV ginnasio un
mini-progetto dal titolo “Dipendenza e in-dipendenza” (impiegando in totale 32
ore curriculari) volto a far identificare il concetto di rischio e a favorire il
confronto aperto su questo tema. Anche per questa attivitá va sottolineata la
positiva collaborazione creatasi con l’ assistente sanitaria, favorita dalla
disponibilità e motivazione di alcuni colleghi.
Mi permetto di sottolineare in
conclusione come, per l’educazione relativa al benessere fisico e psicologico
degli studenti, l’implicazione personale dei docenti interessati e la stretta
collaborazione degli stessi con gli altri soggetti coinvolti si confermino
fattori determinanti per la buona riuscita delle attivitá, che non restano cosí
giustapposte all’attivitá didattica, né sono percepite come ostacolo ad essa.
Eleonora Galli
Casi discussi 42 (per gran parte di IV ginnasio, in crescita i casi liceali)
Casi trattati dalla dott.ssa Di Giovanni 10
Studenti ritirati senza intervento della scuola 20
Studenti riorientati 6
Numero colloqui 20 (per gran parte di ginnasio)
Intervento ASL "Educazione alla affettività e sessualità"
Studenti coinvolti 4 classi di V ginnasio
Intervento pscicologo+assistente sanitaria "Dipendenza e in-dipendenza"
Studenti coinvolti 8 classi di IV ginnasio
Educazione ambientale
Studenti coinvolti alcune classi liceali
Prevenzione al tabagismo
Studenti coinvolti alcune classi liceali