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3 febbraio 2003

MENSILE D'INFORMAZIONE E LIBERO DIBATTITO

direttore Federico Longobardi

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"A proposito di letterine e letterate"

di Jacopo Busnach Ravenna

C aro Mieli,
non so se le è capitato, sfogliando il Corriere di ieri 28 febbraio, di imbattersi nell’articolo sul casting che il liceo milanese Berchet sta allestendo in questi giorni. Quale promotore dell’iniziativa vorrei fare chiarezza su alcune falsità espresse nell’articolo. Punto primo: non è vero che “il preside vuole realizzare”; l’iniziativa parte da alcuni studenti (me compreso) e la presenza del preside è unicamente funzionale a dare un tono di legittimità al progetto. Punto secondo: soldi? Quali soldi?  La realizzazione, in quanto condotta da studenti, non è finanziata che dalla loro buona volontà: forse che ci si riferiva all’elettricità spesa per tenere accese le luci delle aule? Non credo, tanto più che il passo dell’articolo “siamo soffocati dalla polvere, in alcune classi i professori non hanno nemmeno la cattedra, mancano armadi e lavagne” è farneticante. Curiosamente questi paladini che si sono sollevati a difesa della tradizione hanno ottenuto l’effetto contrario, ossia quello di scatenare un morboso interesse che, nel delirio, ha avuto perfino un ritorno pubblicitario! Infine, mi si permetta una precisazione: dire che il prof. Panseri rappresenta un’“icona per i ragazzi del liceo milanese” -sto citando- equivale a considerare il premier Berlusconi un idolo dei cittadini italiani. Per alcuni lo è, per altri meno.

 

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