Nell’autunno del
1998 Nvidia diede un brusco scossone al
mondo del 3D con il suo chip grafico RivaTNT, in grado di surclassare su tutti i
fronti l’allora imperante Voodoo2 di 3Dfx. Quest’ultima aveva infatti
iniziato ad adottare quella che è poi divenuta la sua politica odierna, ovvero
la produzione di un chip sostanzialmente identico al suo diretto predecessore
- all’epoca l’ormai storico VoodooGraphics - ma dalla potenza di calcolo
triplicata, evitando di 'rischiare' investendo in tecnologie più
innovative. Al
contrario Nvidia, ed in misura minore Matrox con il suo MGA-G200, decise
di lasciare la strada vecchia per la nuova introducendo importantissime
caratteristiche, allora inedite ma destinate a divenire uno standard, come il
rendering a 32 bit, l’alta risoluzione ed il pieno supporto per le specifiche dell'allora
nuovissimo bus AGP 2x.
L’asse dello scontro si spostò quindi fra il RivaTNT e l’MGA-G200, e le peculiarità che permisero al primo di prevalere sul secondo furono la velocità doppia (tre milioni di poligoni al secondo contro un milione e mezzo), la maggiore risoluzione 3D raggiungibile (1600x1200 contro 1024x768 - entrambe con lo z-buffer attivato) ed il più efficiente supporto OpenGL ad alte prestazioni. All’atto pratico, tutti questi termini arcani fecero la differenza soprattutto sul piano delle prestazioni, piuttosto che sulla qualità dell’immagine: l’errore di Matrox fu infatti di privilegiare eccessivamente quest’ultima - peraltro inferiore a quella del RivaTNT, ma senza dubbio superiore a quella del Voodoo2 - a discapito della velocità, francamente imbarazzante anche per l’epoca. Al contrario, lo straordinario equilibrio costruttivo del RivaTNT permise a tale chip grafico di raggiungere un altissimo livello qualitativo senza impattare sulle prestazioni, garantendo sempre una grande fluidità di gioco senza rinunciare a spettacolari preziosismi grafici come i bellissimi colori a 32 bit.
Nell’estate del 1999 lo scontro si rinnovò con le seconde generazioni dei due famosi chip grafici, ormai obsoleti: a darsi battaglia furono le nuove regine Matrox MGA-G400 [max] e Nvidia RivaTNT2 [ultra], un gradino più in alto rispetto alle veloci ma qualitativamente mediocri Voodoo3 di 3Dfx. Questa volta è Matrox a tirare fuori i muscoli con un prodotto sensazionale, superiore su tutti i fronti al pur ottimo chip di Nvidia. Le principali innovazioni dell’ultimo nato della casa canadese sono identificabili nella tecnologia DualHead (doppio monitor) e nel supporto per l’Enviromental-Mapped Bump Mapping delle DirectX 6.1 di Microsoft, effetto quest’ultimo di incredibile impatto scenico ove supportato adeguatamente.
La situazione sembrava dunque essersi stabilizzata con l’MGA-G400 [max] in testa, seguito a breve distanza dal RivaTNT2 [ultra]; ed infatti così fu - ma per brevissimo tempo: Nvidia non aveva ancora tirato fuori il suo ultimo asso nella manica…